Cultura

Bellezze in bicicletta: da Villa Bagatti alla Villa Reale lungo il canale Villoresi

Un itinerario ciclabile di circa 10 km: il nostro consiglio per una piccola scampagnata di primavera.

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Sarà perché la reclusione forzata in casa comincia a pesare anche ai più pigri. O perché vivere nella provincia più urbanizzata d’Italia ci spinge ad avere fame di spazio, verde e aria. Oppure, semplicemente, è perché sentiamo la primavera: abbiamo tutti più voglia di muoverci, di stare all’aperto, di immergerci, per quanto possibile, nella natura. Se una volta la soluzione era la gita domenicale in montagna o al lago, ultimamente le restrizioni legate al Covid ci hanno fatto (ri)scoprire il nostro territorio: che, per quanto cementificato, conserva ancora qualche piccola perla capace di farci emozionare.

Oggi, per esempio, vi portiamo con noi alla scoperta di un itinerario ciclabile che collega due grandi bellezze architettoniche del nostro territorio: Villa Bagatti Valsecchi, a Varedo, e la Villa Reale di Monza. Un percorso di circa 10 km che si snoda lungo il suggestivo canale Villoresi, perfetto per una giornata di sole: per arrivare ci metterete un’oretta (i più sportivi anche meno), passando tra parchi e contesti più urbanizzati, ma sempre su strade rigorosamente ciclopedonali. Quando la ciclabile incontra la città vera e propria, infatti, gli attraversamenti sono sempre ben segnalati e regolati da semafori: una sicurezza in più, soprattutto se pensate di coinvolgere nella vostra scampagnata anche i più piccoli della famiglia.

Dove: da Varedo (Villa Bagatti Valsecchi) a Monza (Villa Reale)
Durata: 1h
Percorso: 10 km di strada asfaltata o sterrata, adatta anche alle famiglie, pianeggiante
Cosa portare: crema solare (il percorso è solo parzialmente in ombra), borraccia (non troverete fontanelle lungo la ciclabile)

Pronti, partenza, via!


La prima “bellezza in bicicletta” del nostro itinerario la incontreremo proprio all’inizio del percorso, alle spalle della splendida Villa Bagatti Valsecchi di Varedo, là dove comincia il vialone sterrato, tanto amato da podisti e non solo, che porta a Palazzolo Milanese. La villa e i suoi giardini al momento sono chiusi, ma, non appena sarà possibile, vi consigliamo di entrare a dare un’occhiata alle sue meraviglie. Così, dopo esservi riempiti gli occhi di bellezza e aver respirato un po’ di storia, sarete ancora più pronti a salire in sella, diretti a un’altra grande bellezza: quella dell’imponente Villa Reale.

Ma per arrivare a Monza ci vorrà ancora un po’: siamo appena all’inizio! Una volta giunti alla fine del vialone, dopo esservi girati per dare un ultimo saluto alla villa, incontrerete il canale Villoresi e vi troverete all’ingresso del Parco Grugnotorto Villoresi e della Brianza Centrale. Girando a destra potreste proseguire fino a Garbagnate, ma noi oggi andremo a sinistra, verso Monza: avendo cura di tenere sempre il Villoresi sulla vostra destra, e di proseguire nella stessa direzione della corrente, perdervi sarà davvero impossibile.

Da Palazzolo a Nova Milanese

Dopo un primissimo tratto in asfalto, la ciclabile prosegue su sterrato fino a Nova Milanese. Con il canale sulla destra e una distesa di campi e prati sulla sinistra, intervallati da qualche macchia di alberi, vi sembrerà di non essere nemmeno in Brianza… almeno fino a quando non distinguerete, poco oltre, il profilo inconfondibile della Milano-Meda. Che però, per fortuna, vista da qui sembra lontanissima.

Informazione di servizio: attualmente troverete ben segnalate alcune staccionate mancanti lungo l’argine del canale. Sono in via di rifacimento, e la loro assenza non deve preoccuparvi: l’argine è sicuro e, per questo primo tratto, si troverà per lo più al di sopra di voi, tanto che avrete l’impressione di pedalare tra piccole collinette (una caratteristica quasi esotica per la piatta Brianza).

Da Nova Milanese a Muggiò

A Nova troverete il primo attraversamento ciclopedonale: e, con lui, vi lascerete alle spalle il parco per un contesto più cittadino, ma non per questo meno grazioso.

Sempre costeggiando il Villoresi, in questo tratto si passa infatti vicino a delle case e a delle piccole zone verdi, e persino sotto la costruzione a ponte del municipio locale. Nonostante i diversi attraversamenti pedonali, non dovrete però mai lasciare la ciclabile, che d’ora in poi sarà sempre asfaltata, piuttosto ben tenuta, e larga a sufficienza per garantire il tranquillo passaggio in contemporanea di due bici provenienti da direzioni diverse. A Nova attraverserete anche il vostro primo ponte, e per qualche minuto sarete alla destra del canale.

Da Muggiò alla Villa Reale

Il percorso prosegue senza particolari cambiamenti tra Nova e Muggiò: continuerete a pedalare su una ciclabile asfaltata, lungo il canale, con qualche occasionale attraversamento pedonale e qualche caratteristico ponte. E, ovviamente, lungo il canale potrete notare le chiuse, tutt’ora in funzione: il Villoresi infatti viene prosciugato per la stagione invernale, mentre l’acqua torna a scorrervi a partire dalla primavera. Lungo la strada, a incitarvi nel vostro pedalare proprio quando la stanchezza può cominciare a farsi sentire, non mancheranno cartelli e segnaletica orizzontale per indicarvi quanto manca, ancora, alla meta. O alle mete: il bello del Villoresi è che si interseca con altre strade, e nulla vieta di cambiare l’itinerario per renderlo un po’ più simile alle vostre esigenze.

Poco prima dell’arrivo, al confine tra Muggiò e Monza, il Parco della Boscherona potrebbe essere un’altra sirena che cercherà di convincervi a fermarvi, con il suo laghetto, il parco giochi per bambini e gli spazi dedicati alle varie attività sportive, come golf, calcio e pallavolo. Ormai, però, è fatta: il Villoresi, infatti, vi porta fino in via Lombardia, a Monza. Ora starà a voi decidere se continuare a seguire il canale o se imboccare il vialone Cesare Battisti per arrivare proprio di fronte alla Villa Reale. E anche qui, le possibilità sono molteplici: da una parte il Parco, dall’altra il centro storico, con tutto quel che vi può servire per ricaricarvi e rifocillarvi prima di intraprendere la via del ritorno.

Un po’ di storia

Ideato nel 1862 dall’ingegnere monzese Eugenio Villoresi come soluzione per l’irrigazione di un territorio ciottoloso, e quindi incapace di trattenere l’acqua, il canale Villoresi venne costruito qualche anno più tardi, tra il 1877 e il 1890: con i suoi 86 km è il secondo canale artificiale più lungo d’Italia. Da ovest a est, da Somma Lombardo a Cassano d’Adda, il canale collega i fiumi Ticino e Adda, e si compone di 22 canali secondari e 270 canali terziari attraverso i quali cede acqua per un totale di 800 km.

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