Economia

AgriparcoHub, il sogno è sempre più vicino: “Il paesaggio c’è, ora è il momento della struttura”

La speranza è che la struttura possa essere operativa già nel 2022.

confreenza agriparcohub

Se ancora non lo conoscete segnatevi questo indirizzo in agenda: via Papini, 24, Monza. É qui che si trova quella che è stata definita “un’oasi felice, all’interno di un contesto urbano”: l’Agriparco “Accolti e raccolti” della fondazione Alessio Tavecchio. Uno spazio green meraviglioso inaugurato nel 2017 che oggi è pronto al prossimo step: la nascita dell’AgriparcoHub, un centro polifunzionale di circa 1150 mq dove ristorazione, formazione, impresa e volontariato si incontreranno. Una struttura innovativa, prima nel suo genere nel nostro Paese, che potrebbe sorgere già nella prima metà del 2022. Il progetto è stato presentato nel pomeriggio di ieri, mercoledì 12 maggio, dalla Fondazione Alessio Tavecchio, che per l’occasione ha voluto al proprio fianco il sindaco Dario Allevi e l’Assessore Andrea Arbizzoni.

Un progetto per l’inclusione e la sostenibilità

Situato in un vero e proprio locus amoenus, l’impressione che si ha quando si arriva all’Agriparco Accolti e Raccolti è che ci si trovi lontano dal caos della città. Invece, i circa 12 mila metri quadri di campo di proprietà della Fondazione Tavecchio che ospitano orti, frutteti e vigneti, si collocano a poche centinaia di metri dal trafficatissimo viale Libertà. Proprio in questa ampia area verde sorgerà il centro polifunzionale voluto dalla Fondazione.

“Un luogo che sognano da tempo – spiega il presidente e fondatore Alessio Tavecchio – che sarà unico nel suo genere: il nostro obiettivo è creare un centro di didattica e lavoro inclusivi, dando spazio a laboratori enogastronomici e un ristorante solidale, in cui anche persone con disabilità o fragilità potranno trovare il loro posto. Con un occhio guardiamo anche le imprese, che potranno ospitare qui team building o convention, promuovendo così la diversity inclusion che è uno dei pilastri della nostra realtà”.

La speranza è che la struttura possa essere operativa già nel 2022. “Contiamo di iniziare i lavori già quest’anno – prosegue Tavecchio – per poi aprire le porte dell’hub il prossimo anno”.

“Si farà il possibile perchè questo sogno si realizzi entro maggio 2022 – continua il primo cittadino, Dario Allevi. – Sono quasi 15 anni che la guardo con attenzione e dialogo con questa Fondazione, che ha dimostrato sempre grinta, passione e tenacia. Davanti al peso della burocrazia e ai mille adempimenti, ci sono stati momenti in cui ho pensato che Alessio avrebbe alzato bandiera bianca: non è mai successo. Ricordo questo luogo prima del loro arrivo: buio, abbandonato, in difficoltà. Essere qui oggi invece è una boccata d’ossigeno, appena ho varcato la soglia stavo già meglio. Insomma il paesaggio c’è: ora creiamo la struttura”.

 

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