Economia

Acsm Agam, incremento del 28% dell’Ebitda nel primo trimestre dell’anno

Ottimismo anche per il prossimo futuro: "per il 2021 si prevedono risultati in crescita rispetto al 2020 e in linea con le previsioni del business plan 2021-2025 di recente approvazione".

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Numeri positivi per Acsm Agam. Il Consiglio di Amministrazione ha infatti approvato le Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive riferite al primo trimestre 2021 e la situazione, dati alla mano registra importanti incrementi in particolare l’EBITDA è pari a 32,3 ml. di Euro e ha registrato un più 28,3% rispetto al 2020. 

L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nel primo trimestre 2021 risulta pari a 129,6 milioni di Euro, in lieve incremento rispetto al 2020 (126,7 milioni di Euro) “principalmente – spiegano i referenti del Gruppo i una nota- per effetto del ritorno alla piena operatività dell’impianto di termovalorizzazione post revamping della seconda linea (entrato in esercizio a fine febbraio 2020), dell’andata a regime del contratto di affitto delle centrali idroelettriche e infine degli incrementi tariffari idricideliberati ad inizio gennaio”.

La gestione operativa consolidata del primo trimestre 2021 evidenzia un Margine Operativo Lordo, prima delle partite non ricorrenti pari a 32,3 milioni di Euro, in sensibile incremento rispetto al 2020 (25,2 milioni di Euro).

Incremento anche per il Margine Operativo Netto che si attesta a 20,0 milioni di Euro. Un netto segno più rispetto ai 13,2 milioni di Euro del 2020. Anche il Risultato Netto del Gruppo del primo trimestre 2021, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta positivo e pari a 13,3 milioni di Euro, in importante miglioramento rispetto al 2020 (9,0 milioni di Euro).

Lieve flessione invece per i costi riferiti al personale, espressi al netto delle poste capitalizzate per investimenti pari a 2,6 milioni di Euro, risultano pari a 11,4 milioni di Euro. Un leggero decremento ispetto al 2020 (11,7 milioni di Euro, al netto di capitalizzazioni per 2,3 milioni di Euro). “In questo caso – si legge nella nota- hanno inciso  le riduzioni di organico, al momento solo parzialmente sostituito e con un miglioramento a livello di mix,  oltre alle maggiori capitalizzazioni legate alla crescita degli investimenti e alle minori spese legate allo spostamento di personale tra le sedi aziendali”.

Gli altri costi operativi del primo trimestre 2021 risultano pari a 85,9 milioni di Euro: si presentano in lieve riduzione rispetto al 2020 (89,8 milioni di Euro) principalmente per effetto dei minori costi di approvvigionamento energia (gas e energia elettrica) e alle azioni di ottimizzazione sui costi.

Gli investimenti del Gruppo del primo trimestre 2021, al lordo delle dismissioni, sono pari a Euro 15,7 milioni di Euro, in incremento rispetto il 2020 (12,2 milioni di Euro).

La gestione finanziaria complessiva del primo trimestre 2021 ammonta a -0,2 milioni di Euro, in linea rispetto al 2020 (-0,2 milioni di Euro).

Il Risultato Ante Imposte risulta pari a 19,8 milioni di Euro (13,0 milioni di Euro nel 2020).

“Con riferimento alla pandemia da Covid-19 – si legge nella nota stampa divulgata- il Gruppo Acsm Agam, sta continuando a gestire la situazione in modo proattivo, in continuità con quanto fatto nel 2020, in particolare proseguendo a garantire le proprie attività, ponendo in atto ogni azione a tutela della salute dei lavoratori e dei propri clienti e fornitori e in generale degli abitanti delle località a favore delle quali sono rivolti i servizi. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili e dell’esperienza acquisita nel corso dell’anno, il Gruppo ha predisposto, analogamente a quanto fatto nel 2020, un piano di azione per prepararsi a gestire eventuali ulteriori situazioni di emergenza che dovessero ripresentarsi nel corso del 2021, nel caso dovesse perdurare la situazione attuale, individuando le aree e gli interventi da porre in atto, al fine di mitigarne gli impatti, garantendo la sicurezza di tutte le persone sia interne che esterne coinvolte dalle proprie attività. Gli interventi e le azioni ipotizzati sono principalmente a livello di ottimizzazione costi. Il Gruppo, in particolare, stima la fine della fase acuta della crisi entro il primo semestre 2021, una fase ancora di difficoltà di incertezza sino al completamento della vaccinazione diffusa a tutta la popolazione e successivamente, a partire dal 2022, un graduale ritorno alla normalità. In particolare, per il 2021 si prevedono risultati in crescita rispetto al 2020 e in linea con le previsioni del business plan 2021-2025 di recente approvazione”.

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