Economia

Villasanta, sciopero Tagliabue Gomme: muro contro muro tra sindacato e azienda

Ad oggi, non solo non si è arrivati a nessun incontro ma il 23 l'azienda ha chiesto l'intervento dei carabinieri davanti al blocco dei cancelli da parte degli scioperanti e ha chiamato alcuni operai in sostituzione.

Tagliabue gomme sciopero villasanta

Lo sciopero di una sessantina di lavoratori, davanti ai cancelli dell’azienda Tagliabue Gomme in via Dante Alighieri, a Villasanta, ha avuto inizio il 21 aprile, supportato dal sindacato CUB Trasporti. I lavoratori speravano di ottenere un colloquio, anche in giornata, con i dirigenti, per poter finalmente parlare delle questioni controverse. Ma ad oggi, non solo non si è arrivati a nessun incontro, ma il 23 l’azienda ha chiesto l’intervento dei carabinieri in quanto avendo chiamato alcuni operai in sostituzione temeva che il clima si surriscaldasse.

Ricordiamo che da febbraio l’azienda non si relaziona più con il sindacato e, in pratica, non lo riconosce la sigla CUB Trasporti. Questo a seguito alle rivendicazioni, avanzate già due mesi fa in materia di condizioni di lavoro, aumenti economici e  rispetto delle norme di legge e contrattuali sui rapporti di lavoro, che la proprietà ritiene infondate.

Nella giornata di sabato 24 Aprile, dopo ulteriori tensioni, sembrava ci fossero i presupposti per arrivare a un intesa. Il titolare dell’azienda, Andrea Tagliabue, presente fisicamente nell’impianto, aveva comunicato di essere disponibile a un incontro, anche se con i soli delegati sindacali suoi dipendenti. Le speranze di un confronto immediato sono andate in fumo quando, come raccontano dalla CUB, mentre il guardiano stava raccogliendo i nominativi dei partecipanti all’incontro, si è visto il titolare uscire con la sua vettura dai cancelli. Agli scioperanti è stato però comunicato che la proprietà avrebbe incontrato i delegati lunedì mattina.

Da qui la decisione del sindacato di sospendere lo sciopero per poter permettere all’azienda di organizzare il lavoro, con le adeguate turnazioni, per la giornata di lunedì 26 aprile “Una volta arrivato il programma, ci siamo resi conto – raccontano in un comunicato i delegati – che Tagliabue li aveva collocati forzatamente in ferie insieme ai lavoratori partecipanti allo sciopero nostri iscritti, con l’evidente finalità di evitare l’incontro e di colpire discriminatoriamente quanti hanno aderito all’astensione dal lavoro”.

In più, l’azienda ha deciso di chiamare, in sostituzione degli scioperanti, alcuni lavoratori appartenenti a una cooperativa non dipendente da Tagliabue.

La decisione di rivolgersi al tribunale

“Vi anticipiamo pertanto che ci rivolgeremo al tribunale del lavoro al fine di far accertare e dichiarare l’illegittimità di detto comportamento – fanno sapere dalla CUB Trasporti, tramite il comunicato di oggi. “E ordinare la rimozione degli effetti lesivi dei diritti dei lavora tori e della nostra organizzazione sindacale. I lavoratori collocati forzatamente in ferie sottoscrivono la presente per l’adesione al contenuto, contestano il provvedimento e offrono la prestazione dichiarando di voler prestare servizio nella giornata di Lunedì costituendo in mora Tagliabue ad ogni fine di legge e del contratto”.

L’azienda respinge ogni accusa

Da via Dante Alighieri fanno sapere che la dirigenza  respinge e contesta totalmente le accuse del sindacato. Lo sciopero è stato definito come “un’inaccettabile e dannosa ‘strategia della tensione’ che si è spesso concretizzata tramite la divulgazione di false accuse e notizie”. E viene ribadito che “i livelli di inquadramento sono tutti in linea con le mansioni concretamente espletate dai lavoratori. Tagliabue Gomme Gross s.r.l. è una azienda radicata sul territorio, che opera dal 1923 nel pieno rispetto delle normative e dei diritti dei lavoratori e che crede nello spirito di squadra e quindi nel coinvolgimento di tutti i lavoratori finalizzato al perseguimento di un comune progetto per il futuro. Ai lavoratori diamo e daremo sempre ampio ascolto e riconoscimento del merito, anche mediante forme premiali incentivanti già previste dal nostro piano di sviluppo”.

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