Salute

Varedo, nasce così l’ambulatorio di diabetologia

Un nuovo modello di presa in carico del paziente diabetico.

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“l’ASST avvia la sperimentazione di una nuova modalità di presa in carico della patologia cronica. Inizialmente interesseremo l’ambito territoriale di Desio econcentreremo la nostra attenzione sul paziente diabetico, paziente fragile per eccellenza, sul suo percorso clinico assistenziale”. A parlare in questi termini è Guido Grignaffini, Direttore Socio Sanitario di ASST Brianza.

Nasce così l’Ambulatorio di Diabetologia di Varedo, in via San Giuseppe 11. La struttura sarà presidiata dallo specialista diabetologo e da un team infermieristico di diabetologia. L’attività sarà avviata il prossimo 26 aprile: responsabile Ida Mangone, direttore dell’Unità Operativa di Malattie Endocrine, del Ricambio e della Nutrizione dell’ASST della Brianza.L’Ambulatorio sarà aperto 5 giorni su 7 e collaborerà attivamente con il medico curante del paziente che accederà al servizio. Si occuperà di prime visite e del follow up del malato, valutato sulla base dell’intensità di cura ed assistenziale di cui necessita.

“Se il malato – spiega Ida Mangone – presenterà un quadro clinico particolarmente complesso e ad alta intensità di cura, dovrà essere preso in carico dalla struttura ospedaliera. Se invece è a bassa intensità di cura, cioè è un paziente in buon compenso glicemico e in terapia con farmaci che non lo mettono a rischio di ipoglicemie, potrà essere seguito, presso l’Ambulatorio di Varedo, dal team

infermieristico in collaborazione, in presenza o da remoto mediante la telemedicina, con il Medico di Medicina Generale e con lo specialista diabetologo”.

Di più: “se il paziente è impossibilitato a recarsi in ambulatorio (perché particolarmente fragile, non deambulante o con altre gravi criticità, anche sociali) – aggiunge la specialista dell’ASST – potrà essere raggiunto a domicilio dall’Infermiere di Famiglia, figura in carico all’ASST”, che avrà in dotazione una strumentazione adeguata (un pc e una stampante portatili), con la quale si potrà collegare, in teleconsulto, con l’infermiere di diabetologia di Varedo o con il diabetologo oppure, ancora, con il medico curante per una più completa valutazione del paziente.

Insomma, si chiede Grignaffini: “se il paziente non ha complicanze e non presenta una condizione clinica complessa, perché deve recarsi comunque in Ospedale? Perché non può essere trattato sul territorio, direttamente presso una struttura di prossimità?”. Di qui nasce il progetto di Varedo che mette in rete più ruoli professionali (lo specialista, l’infermiere di diabetologia, l’infermiere di famiglia, lo stesso medico curante) e le diversi sedi in cui si esercita la cura e l’assistenza (l’ospedale, l’ambulatorio territoriale di specialità e quello del medico di famiglia).

“La nostra vocazione – sottolinea il Direttore Socio Sanitario dell’ASST – prende corpo mettendo davvero al centro il paziente e la sua domanda di salute”.

Non è escluso che l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Brianza possa trasferire, in futuro, il modello Varedo in altri ambiti territoriali, estendendolo ad ulteriori specialità e patologie croniche, ad esempio quella cardiologica o neurologica.

Previsti per il nuovo ambulatorio di via San Giuseppe una prima utenza di 100 pazienti diabetici.

“Sono soddisfatto della partenza della nuova ASST Brianza – commenta il Sindaco di Varedo, Filippo Vergani -. Si parla da anni di raccordo ospedale-territorio, e Varedo, con gli ambulatori di proprietà comunale, ne è uno dei primi e concreti esempi nella zona; ringrazio tutta la Direzione Strategica di ASST Brianza per avere messo la nostra Varedo nella ‘vetrina’ delle eccellenze sanitarie del nostro territorio”.

Conclude l’Assessore Figini Matteo che da anni e con varie direzioni si interessava ad un “lieto-fine” per i locali comunali di via S. Giuseppe: “sono davvero soddisfatto della soluzione prospettata dalla direzione di Asst Brianza; da anni ormai Varedo si vedeva sottrarre servizi, da oggi invece possiamo dire di avere un servizio strutturato e continuativo. Ci tengo poi a rassicurare il direttivo e tutti gli amici e simpatizzanti di Salute Donna: nelle prossime settimane continuerò l’interlocuzione con ASST Brianza affinché anche i preziosi servizi di screening resi dalla loro associazione di volontariato possano riprendere presto, garantendo loro la disponibilità degli stessi locali nella giornata di Sabato”.

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