E il 1° maggio il sogno diventa realtà: apre Pizzaut, la pizzeria dei ragazzi autistici

Dopo oltre un anno di attese, rinvii, disillusioni, è arrivata la data definitiva. La speranza ora è che sia solo l'inizio e che altre pizzerie Aut possano aprire presto in altre regione, ma innanzitutto a Monza, città natale del progetto.

Insegna PizzAut

Finalmente il sogno di una pizzeria gestita da ragazzi autistici diventa realtà: in occasione della Festa del Primo maggio, a Cassina de Pecchi, in via Don Verderio 1, ci sarà il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati a presiedere la cerimonia di inaugurazione del ristorante di Pizzaut.

Lo avevamo detto ormai un anno fa, “nemmeno il Covid-19 può fermare Pizzaut”. Allora Nico Acampora, fondatore del progetto e padre di un ragazzo autistico, aveva appena inaugurato un Truck Food per fronteggiare la cruda realtà che dapprima aveva imposto la chiusura totale di tutti i ristoranti, per contenere il contagio, e poi regole rigide per la gestione delle riaperture. Inizialmente è stato protagonista di gustose pause pranzo in aziende della Brianza, poi ci sono state richieste da diverse regioni d’Italia. Alcune proposte di collaborazione sono giunte persino da Oltreoceano, dagli Stati Uniti d’America e dall’Australia.

Un’attesa lunga oltre un anno

Nel mentre il progetto della pizzeria è proseguito, i lavori sono andati avanti e a un certo punto, dopo i rinvii di giugno e settembre, si è sperato potesse aprire il 3 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale sulla Disabilità, poi la nuova doccia fredda. La seconda ondata, le nuove chiusure, hanno costretto Pizzaut all’ennesimo rinvio.

Nel frattempo i ragazzi Aut hanno continuato a preparare pizze gourmet e inclusive, fuori dal centro Commerciale Carosello, davanti all’ingresso della pizzeria pronta, per le missioni speciali al San Gerardo e al Niguarda di Milano, ma a un certo punto si sono stoppati. La legittima paura che i ragazzi, per lo più disabili al 100%, potessero rischiare di contagiarsi, ha portato Acampora all’amara decisione.

Uno stop dalla forte valenza simbolica, considerato che le persone autistiche non sono state inserite nella tabella delle categorie fragili con priorità per la vaccinazione. “Si chiama spettro autistico ma non siamo fantasmi…Fateci il vaccino, non dimenticateci ancora”, aveva scritto Nico Acampora sui social.

Tra rabbia e disillusione, Pizzaut ha rinunciato anche ai festeggiamenti del 2 aprile, Giornata mondiale per la consapevolezza sull’Autismo, proprio per dire basta all’ipocrisia: “Non ci servono gli eventi e le celebrazioni un solo giorno all’anno, quando durante tutta la pandemia i nostri figli sono stati dimenticati”.

In quei giorni, c’è stata l’inaugurazione del secondo truck food e poi finalmente sono arrivate le tanto attese riaperture previste dalla zona gialla.

Tra soli 2 giorni, il ristorante aprirà: ormai ogni ostacolo è stato superato, è tutto pronto. I video sulla pagina Facebook di Pizzaut si moltiplicano e mostrano i lavori in corso di questa ultima settimana, senz’altro frenetica, ma anche strabordante di emozioni positive e felicità, quella vera, quella che si sente e vive di rado.

Il caffè di Pizzaut

 

 

 

Pubblicato da PizzAut nutriamo l’inclusione su Mercoledì 28 aprile 2021

 

 

Con l’apertura del ristorante non solo si potranno gustare le pizze inclusive di Pizzaut, comodamente seduti ai tavoli, si potrà anche assaporare un caffè unico, un presidio slow-food: “Si chiama Inclusion ed è per definizione un caffè inclusivo, che sostiene progetti di inclusione sociale dei ragazzi autistici, ma anche dei lavori del Sud del mondo, che altrimenti non avrebbero mercato”, spiega il fornitore.

Ne siamo usciti davvero migliori

 

“Ne usciremo migliori”, si diceva un anno fa, in piena pandemia: queste sono le storie che dimostrano che è andata davvero così.

In bocca al lupo a Nico Acampora e alla grande famiglia di Pizzaut. Speriamo che sia solo l’inizio e che altre pizzerie Aut possano aprire presto in altre regioni, ma innanzitutto a Monza, città natale del progetto più inclusivo d’Italia. Non ne hanno bisogno soltanto i ragazzi autistici, ne abbiamo bisogno tutti noi.

Foto gentilmente concesse dall’Ufficio stampa

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.