La Pasquetta era stata organizzata da manuale: festa in giardino, birra, barbecue e musica. Tutto rigorosamente fuori dalle norme anti Covid-19. A interrompere le danze ci hanno pensato i Carabinieri che, lunedì pomeriggio attorno alle 15:00, in seguito a una segnalazione, si sono presentati all’ingresso di una villa privata del centro cittadino di Seregno.
Sul posto i militari hanno subito identificato 9 ragazzi e ragazze, tra i 20 e i 25 anni, tutti della zona (Seregno, Meda, Giussano e Lissone), ai quali hanno contestato le previste violazioni in materia di sicurezza sanitaria.
Agli uomini dell’Arma, intervenuti al party clandestino, non tornavano però i conti e così hanno deciso di attendere pazientemente: dopo ben 4 ore, hanno visto spuntare altri 8 giovani, anche loro della zona, che per tutto quel tempo sono rimasti nascosti negli anfratti dell’abitazione.
Anche a costoro è stato dunque contestato l’art. 2 del D.L. 16 maggio 2020 n. 33 ed è stata applicata la sanzione di 400 euro (ex art. 4 D.L. 19 marzo 2020 n. 19).
Lo scenario però non era ancora del tutto completo: secondo quanto riferito dai Carabinieri, a seguito di ulteriori accertamenti, è emerso che il proprietario di casa, un seregnese 25enne, era da pochissimi giorni risultato positivo al Covid ed era ancora sottoposto alla sorveglianza attiva.
Il 25enne è stato quindi denunciato penalmente per violazioni che prevedono, “l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e un’ammenda da 500 a 5.000 euro”. Tutto ciò se il giovane non ha generato nuovi contagi, altrimenti si andrebbe a costituire un reato ancor più grave, 452 c.p., ovvero epidemia colposa.
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