Mezzago, pronta la “sagra” alternativa per salvare il gusto e il raccolto dell’asparago rosa

Dal 24 aprile si potranno gustare lasagne e ravioli mezzaghesi o d'asporto o, se le norme lo permetteranno, con posti limitati all'aperto

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L’emergenza fa saltare la sagra anche quest’anno, ma a Mezzago non si rinuncia né al gusto dell’asparago rosa né a tenere viva la tradizione. A poche settimane dalla data di fine aprile in cui di fa iniziare la Sagra dell’Asparago Rosa, alla Pro Loco di Mezzago è pronto il piano per salvare sia il raccolto degli asparagicoltori mezzaghesi sia il mese in cui poter gustare le specialità tipiche del territorio, ovviamente, nel rispetto delle norme anticontagio.

Il prolungarsi dell’emergenza sanitaria non permette di poter organizzare la sagra nei modi in cui tutti la conoscono, e con inoltre la 60esima edizione da celebrare, ma a differenza dell’anno scorso in cui l’annullamento della festa è stato improvviso, stavolta c’è stato il tempo per pensare a un’alternativa. Non verrà chiamata “sagra” e, spiega il presidente della Pro Loco Gianantonio Re Cecconi “stiamo ancora pensando quale nome dargli” ma da sabato 24 aprile a sabato 22 maggio le cucine a palazzo Archinti saranno in funzione e almeno le lasagne oppure i ravioli all’Asparago Rosa di Mezzago saranno disponibili.

La preparazione degli asparagi (foto precedente all’emergenza covid)

Il modo in cui gustarli dipenderà dalle norme anticontagio in quel momento in vigore e, nella forma più restrittiva, il servizio sarà solo su ordinazione, con prenotazioni delle porzioni di lasagne o ravioli da fare al telefono entro il mercoledì della settimana per poi ritirarle il sabato a palazzo Archinti. Se invece le misure anticontagio permetteranno di poter fare un servizio di ristorazione, verranno allestiti dei tavoli all’aperto, nel cortile di palazzo Archinti, con obbligo di prenotazione e verrà proposto un menù fisso solo per il pranzo di sabato e di domenica. E’ un servizio limitato per garantire sempre il distanziamento e contenere il numero di volontari necessari ai lavori in cucina.

“Non si possono certo organizzare eventi e incontri ma neppure volevano che si finisse come l’anno scorso – spiega Re Cecconi – O con il sistema dell’asporto oppure, se si può aprire, con un servizio limitato, ma vogliamo portare avanti la tradizione legata ai prodotti tipici del nostro territorio. Certo questa non potrà essere la grande sagra come la conosciamo e, per questo, stiamo pensando un altro nome per distinguerla da quella del 2022, quando ci auguriamo che potremo tornare a organizzare la sagra vera, quella della 60esima edizione e con anche il riconoscimento nazionale di “Sagra di Qualità” che avevamo ottenuto già l’anno scorso”.

La sagra si adatta quindi ai tempi del covid e lo stesso accade alla produzione agricola dell’asparago rosa. E’ del 7 aprile la comunicazione dell’avvio di una nuova iniziativa di cooperazione tra associazioni del territorio per sostenere gli asparagicoltori mezzaghesi ed evitare che, con il consumo ridotto dalle chiusure di ristoranti e sagre, si debba rinunciare a parte del raccolto come l’anno scorso. E’ nata una rete che riunisce le Pro Loco di Monza e Brianza  (Arcore, Bellusco, Besana Brianza, Busnago, Carate Brianza, Carnate, Cornate d’Adda, Desio, Limbiate, Ornago, Seveso, Sovico, Sulbiate e Vimercate), con il supporto di Unpli Lombardia (Unione delle pro loco), accompagnate dalla rete dei Gas Desbri per promuovere l’asparago rosa. Per  tutti i soci delle associazioni aderenti la Cooperativa Asparagicoltori di Mezzago propone uno sconto del 10% sugli ordini effettuati, con la possibilità di ritiro a Mezzago o eventualmente con consegna a domicilio per ordini superiori a 25 chili. Informazioni più dettagliate sul sito www.caam-mezzago.it.

 

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