Politica

Il no del sindaco di Mezzago a Pedemontana: “Non ha economicità e devasterà l’agricoltura”

Massimiliano Rivabeni della lista Cambia Mezzago sostenuta dalla Lega contro la tratta finale della nuova autostrada.

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“Preferirei non si facesse ultima parte di Pedemontana perché la tratta D non serve ed è un percorso che non ha economicità”. E poi è troppo l’impatto sull’ambiente e sulle attività locali della nuova autostrada che “dalla tratta C in poi passa su uno degli ultimi territori agricoli residui della Brianza e lascerà un segno importante”. Anche il sindaco di Mezzago della lista civica Cambia Mezzago sostenuto dalla Lega, Massimiliano Rivabeni, si fa sentire sul progetto dell’autostrada Pedemontana, un’opera arrivata finora a Lentate sul Seveso e che, con l’annuncio a inizio marzo dell’assegnazione dell’appalto miliardario per proseguire, dovrebbe riavviare i cantieri per realizzate due tratte nel cuore della Brianza, la B2 e C, fino ad arrivare all’interconnessione con la tangenziale A51 a Vimercate.

Le due nuove tratte non interessano direttamente il territorio di Mezzago, ma il problema è solo rinviato perché la prospettiva è che l’autostrada debba poi proseguire con la tratta D per allacciarsi con la A4 nella bergamasca. Il passo successivo sarà quindi quello di finanziare i 18,5 chilometri finali di Pedemontana, quelli che tagliano la campagna est del vimercatese dal futuro maxi svincolo di Vimercate per la connessione con la tangenziale A51, agli ultimi Comuni brianzoli di Bellusco, Mezzago e Cornate prima di attraversare l’Adda. Per Mezzago la tratta D equivale a veder passare dai campi dove si coltiva l’asparago rosa una striscia d’asfalto che occuperebbe almeno il 4% dell’intero territorio comunale e separerebbe anche la frazione di cascina Orobona dal resto del centro abitato.

La parte della tratta D che attraversa i campi tra Sulbiate e Mezzago

“Assieme all’impatto sul territorio – dice Rivabeni – ritengo che sia il fattore dell’economicità quello che può portare a non realizzare la tratta D. Sarebbe un percorso poco distante e pressoché parallelo all’A4 nel tratto tra Bergamo e Milano dove è stata realizzata pochi anni fa la quarta corsia. Pedemontana può fermarsi a Vimercate e il mio non è un ragionamento opportunistico – aggiunge il sindaco di Mezzago – ma ritengo che la tratta D non avrebbe economicità perché il traffico della A4 in quel punto non richiede un altro potenziamento e per avere l’interconnessione autostradale sarebbe sufficiente quella garantita già dalla tangenziale A51 a pochi chilometri di distanza”.

Sono numerose le iniziative contro Pedemontana diffuse da anni sul territorio, posizioni forti sono state espresse dal fronte ambientalista mentre c’è un’opposizione trasversale anche in quasi tutti i Comuni brianzoli interessati dal tracciato della nuova autostrada. Due raccolte firme sono in corso, una anche di livello europeo. Un’azione di guerriglia marketing è stata portata avanti dagli ambientalisti nei boschi di Bernate. “La posizione di Mezzago verso Pedemontana è nota – dice il sindaco – e l’ho anche già segnalata nelle sedi opportune. La differenza è che non cerchiamo lo stesso clamore che fanno altri, perché non serve sbandierare messaggi: noi chiediamo invece che si faccia una valutazione definitiva sulla tratta D”. (E anche nel tratto da Lesmo a Usmate chiedono anche lì una variazione del tracciato da in trincea a in galleria, ndr)

In rosso la tratta D dallo svincolo con la A51 di Vimercate alla connessione con la A4

Sul territorio vimercatese la contrarietà all’autostrada è diffusa ma una rete locale che esprime una posizione unitaria di tutti i sindaci interessati non c’è. E non per questioni di campanile ma di tessere di partito e dove Mezzago, dopo le elezioni del 2019, è diventata un’isola azzurro-leghista. “La questione della rete del territorio mi fa arrabbiare – commenta Rivabeni – Perché quando si prova a fare rete con gli altri sindaci succede che, anche se il confronto è ancora aperto, escano i comunicati di qualcuno che rovinano tutto. Proprio come accaduto in questi giorni con il comunicato dei sindaci del Pd sul centro vaccini per il vimercatese. E se queste divisioni avvengono per questioni come l’emergenza sanitaria o i vaccini che interessano tutti allo stesso modo, figuriamoci per un’opera sensibile come Pedemontana”.

Secondo Rivabeni la priorità da affrontare sul percorso di Pedemontana nel vimercatese è arrivare a dire “una volta per tutte, se si fa oppure no. Bisogna arrivare a dare risposte per il futuro perché in questa attesa ci sono tante realtà che restano bloccate – dice il sindaco -: a Mezzago sento aziende agricole che non fanno partire alcuni investimenti perché non sanno se passerà o meno l’autostrada. Oppure noi in Comune abbiamo in sospeso il percorso campestre ciclopedonale per collegare la frazione di cascina Orobona con il resto del paese: un’opera che ha già ottenuto il contributo della Regione ma che taglierebbe il percorso previsto dell’autostrada. Abbiamo dovuto quindi chiedere il parere di Pedemontana e siamo in attesa della risposta”.

la risposta definitiva arriverà a fine maggio quando scadrà il bando per la ricerca di sponsor privati per la realizzazione dell’opera? Un bando che è già stato prorogato in quanto nessuno si è più fatto avanti…

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