Economia

Conciliazioni, accordo tra Acsm-Agam e l’associazioni dei consumatori

Esteso alle società del gruppo Acsm Agam il protocollo di conciliazione sottoscritto da A2A. Uno strumento per dirimere le eventuali controversie in modo semplice, veloce, gratuito.

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Ancora più stretto il legame fra il gruppo Acsm Agam, i clienti, gli utenti, le associazioni dei consumatori. Entra infatti in una nuova fase la relazione fra la società e tutti quanti fruiscono del servizi regolati dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera): distribuzione di energia elettrica e gas; vendita di energia elettrica e gas; acquedotto; teleriscaldamento

Grazie all’impegno congiunto sviluppato con le associazioni dei consumatori, è stato infatti esteso alle società del gruppo Acsm Agam il protocollo di conciliazione paritetica sottoscritto nel 2016 dal gruppo A2A, che investe tutte le diverse problematiche e le aree in cui opera la società. L’organismo ADR A2A S.p.A. – Associazioni dei consumatori, con Deliberazione 23 febbraio 2017 78/2017/E/COM è iscritto nell’elenco degli organismi tenuto da Arera, istituito ai sensi dell’articolo 141-decies del Codice del consumo.

Si tratta, nei fatti, di una via per accordarsi in modo semplice, veloce e a zero spese.

Il protocollo voluto dalle parti su base volontaria (dunque in assenza di obbligo di legge) è destinato a rendere più agevole la risoluzione delle eventuali controversie legate all’erogazione e alla fatturazione dei servizi, specialmente per le famiglie. Il documento definisce le modalità di conciliazione attraverso cui cliente e azienda possono trovare un accordo equo, di fronte a un soggetto terzo (la Commissione Paritetica di Conciliazione) nei settori regolati da Arera svolti dalle società di Acsm Agam. Si tratta di una procedura prevista dal D. Lgs. 130/2015.

Pur in presenza di un organo giudicante terzo, non prevede infatti la mediazione di avvocati o procedure di arbitrato, che possono rivelarsi onerosi per il cittadino. Pur in presenza di un organo giudicante terzo, non prevede infatti la mediazione di avvocati o procedure di arbitrato, che possono rivelarsi onerosi per il cittadino.

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