Riceviamo e pubblichiamo l’appello dei Verdi – Europa Verde sezione di Monza e Brianza che si rivolge ai sindaci presenti (ma anche ai futuri candidati per le elezioni di ottobre), circa la questione pedemontana. I Verdi chiedono ai politici di esprimersi chiaramente se sono a favore o contro quest’opera.
“L’appello dei Verdi – Europa Verde di Monza e Brianza a tutti gli amministratori e i politici dei comuni brianzoli: un “voto palese” su un’opera che riguarda tutto il nostro territorio.
A favore o contro. Nella regione più urbanizzata d’Italia, la politica ad ogni livello ha il dovere di esprimersi chiaramente e senza ambiguità su un’opera infrastrutturale che attraversa 16 comuni brianzoli: da Vimercate a Lissone fino a Cesano Maderno e Bovisio Masciago.
Con l’aggiudicazione dell’appalto per la progettazione e realizzazione delle tratte B2 e C dell’autostrada Pedemontana e l’acquisto da parte di regione Lombardia delle azioni di Banca Intesa per riversare altro denaro pubblico nel progetto, è ritornata alta l’attenzione e la preoccupazione dei cittadini e dei comitati per l’incompiuto e superato progetto fermo da anni nella parte ovest della nostra provincia.
Una preoccupazione che condividiamo
Insieme a loro chiediamo una nuova idea di sviluppo e crediamo che una nuova autostrada non risolva il problema del traffico e la situazione critica della qualità dell’aria. Il poco suolo libero rimasto e le funzioni che questo garantisce (permeabilità, regolazione clima, assorbimento CO2, ecc.) devono essere conservati con la massima attenzione. Perché il futuro dopo la pandemia sarà nella mobilità sostenibile
Vogliamo ricordare, a chi sostiene la necessità dell’opera per lo sviluppo economico dei territori, come sia scientificamente dimostrato che la perdita dei servizi ecosistemici, si traduce in maggiori costi per la nostra società fino ad oltre 1 milione di euro nei comuni più “consumati” (dati Ispra)
Senza contare che la tratta lombarda attiva non è stata premiata neppure dagli automobilisti che si guardano bene dal transitare, sia per i costi che per le assurde modalità di pagamento e perché il tracciato di fatto è superfluo rispetto alla viabilità esistente.
Anche la federazione dei Verdi della Lombardia, tramite i co-portravoce regionali Aldo Guastafierro e Cristina Ganini, si schiera apertamente con i cittadini e le associazioni associazioni che protestano contro l’ennesimo scempio del territorio. 《Cosi come avvenuto nel 2019, quando l’allora ministro Toninelli – sostenuto dal governo giallo-verde – sbloccò la procedura di gara, oggi riaffermiamo l’inutilità di questa opera. Inutile e insostenibile economicamente, come dimostrato dal tratto precedentemente realizzato. Andando inoltre a reiterare il danno a scapiti dei contribuenti, devastando il territorio, mettendo a rischio la salute dei cittadini e contribuendo ad aumentare le emissioni di CO2 e di inquinanti, proprio mentre l’emergenza climatica e l’emergenza sanitaria impongono di rivedere il modello di sviluppo attuale》.
I cittadini meritano chiarezza e coerenza
Inviamo un appello a tutti i Sindaci, Assessori e Consiglieri dei comuni che perderanno aree agricole, boschi e suolo libero: esprimetevi ed impegnatevi per fermare il consumo di suolo e per accantonare definitivamente questo progetto ormai superato senza allungare ulteriormente i tempi e senza impiegare altro denaro pubblico (servirebbero altri 2 miliardi per completarla).
Ma ci rivolgiamo in generale a tutti gli amministratori locali della nostra provincia, in particolare a coloro che si proporranno nei comuni che andranno al voto in autunno e l’anno prossimo: esprimete chiaramente che la vostra priorità è la tutela del territorio e siete quindi contrari al progetto.
Chiediamo a tutti di farsi sentire nelle sedi opportune e di rispondere a questo appello dicendo 🛑#StopPedemontana🛑Chi è pronto a raccogliere il nostro appello? Come sempre, terremo informati i cittadini”
