Enpa celebra 150 anni di attività animalista. Anche la delegazione di Monza festeggia

Presso la sede monzese è stata allestita una bacheca con preziosi cimeli garibaldini e una mostra fotografica.

enpa-esposizione-2

Due lettere, entrambe datate 1871, hanno letteralmente cambiato la vita degli animali nel nostro Paese. La prima è di una nobildonna inglese, Lady Anna Winter, che sollecita Giuseppe Garibaldi a costituire una Società di protezione degli animali in Italia.

La seconda, datata 1 aprile 1871, è di Giuseppe Garibaldi che dà incarico al suo medico e amico Timoteo Riboli di occuparsi della tutela e della difesa delle specie animali nel nostro Paese. Proprio al primo aprile 1871 viene fatta risalire la costituzione della più antica società zoofila italiana, quando, a Torino, Giuseppe Garibaldi, Anna Winter e Timoteo Riboli costituiscono la “Società Protettrice degli Animali contro i mali trattamenti che subiscono dai guardiani e dai conducenti”. Alla contessa Anna Winter viene affidata la presidenza onoraria; Garibaldi viene iscritto come socio fondatore.

Le due lettere vengono pubblicate l’11 aprile nella Gazzetta di Torino, insieme alle prime adesioni che intanto stavano arrivando al comitato costitutivo.

Sul modello di questa prima società zoofila, altre istituzioni analoghe si diffondono nel nostro paese, nelle principali città. Nel 1938 esse vengono tutte raggruppate e unificate sotto un’unica organizzazione che prende il nome di Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, diretta emanazione dello Stato.

Fino al 1979 l’Enpa è stato un “ente morale di diritto pubblico” sotto il controllo del Ministero degli Interni. Il 1° marzo 1979 diventa un ente di diritto privato (non più ente pubblico), perdendo così anche le modeste sovvenzioni dello Stato di cui godeva. Dal 2004 ENPA è una ONLUS, Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, un’associazione apartitica, che non riceve finanziamenti governativi, ma opera solo grazie all’aiuto di chi condivide le sue finalità.

Il 17 novembre 2018 viene approvato il nuovo statuto, con un cambiamento epocale: Enpa non ha più tra i suoi obiettivi soltanto la difesa degli animali, ma una più generale tutela della natura e dell’ecosistema. Poi nel 2021 ha dovuto fare i conti con una pandemia a livello mondiale, ma Enpa c’è ancora, a portare avanti le istanze in difesa degli animali su tutto il territorio, proprio come era negli intenti di Anna Winter e di Giuseppe Garibaldi, il primo animalista italiano.

ENPA MONZA FESTEGGIA

Proprio per onorare questa ricorrenza la delegazione di Monza ha preparato alcune iniziative: presso la sala conferenze del rifugio in Via San Damiano 21, è stata allestita una bacheca con preziosi cimeli garibaldini (stampa di Giuseppe Garibaldi con firma autografa, gavetta a lui attribuita, copia della lettera datata 1 aprile 1871). È stata anche allestita una piccola mostra fotografica sulla nascita e i primi anni dell’Enpa di Monza, con foto d’epoca, perché la festa di Enpa è anche la festa dell’Enpa monzese.

LA STORIA DI MONZA

La delegazione monzese dell’Enpa nasce infatti nel 1940 ad opera di Don Giuseppe Baraggia, cappellano degli alpini, maestro organista del Duomo di Monza, insegnante di musica e grande amante degli animali. A lui si devono la nascita del canile municipale di Monza e tante attività di soccorso agli animali in un’epoca, quella delle seconda guerra mondiale, nella quale era difficile procurare cibo anche per la popolazione. Famoso un suo articolo dal titolo “Perché no i cani in chiesa?” che venne pubblicato anche dalla Domenica del Corriere.

La delegazione di Monza conosce però un momento di grave crisi nei primi anni ’70 e viene addirittura retrocessa a semplice fiduciariato. È in questi anni che un gruppo di giovani volontari, capitanati da Giorgio Riva, rilancia le attività della sezione, riuscendo in pochi anni a fare dell’Enpa di Monza un esempio di grande efficienza in campo animalista.

Fondamentali in questo percorso la trasmissione “Qua la zampa” su Tele Monza Brianza (1978 – 1981), che fa conoscere al grande pubblico i principi fondamentali del protezionismo. E nel 1983 la gestione diretta da parte di ENPA del vecchio canile municipale di Monza, le cui competenze erano nel frattempo passate agli otto comuni della USSL 64 (antenata della attuale ATS).

Lunghi anni di incessante lavoro a favore degli animali, con l’impegno di centinaia di volontari che si sono avvicendati per raggiungere gli obbiettivi e la realtà che oggi tutti gli zoofili di Monza e Brianza conoscono ed apprezzano.

Una testimonianza preziosa che sarà visibile ai numerosi volontari del canile e ai visitatori affinché abbiano conoscenza della storia della nostra associazione e se ne sentano partecipi e orgogliosi.

L’esposizione è visitabile tutti i pomeriggi dalle 14,30 alle 17,30, con tutte le precauzioni anti-covid.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.