Salute

Carugate, simulazione di un grave infortunio. “Con la sicurezza diamo valore ai lavoratori”

Durante l'esercitazione i partecipanti si sono trovati ai margini della scena e hanno potuto osservare tutte le operazioni di primo soccorso e di pronto soccorso.

simulazione carugate

Come reagisce la nostra mente a situazioni di forte stress? Quando pensiamo di essere in un angolo o in totale balia degli eventi? La cronaca è piena di episodi “fuori dal comune”: non è raro infatti leggere di uomini e donne che hanno trovato forze, energie, capacità di problem solving di cui non pensavano di essere in possesso. Succede anche negli incidenti, automobilistici o in cantiere, ma qui oltre al sangue freddo serve anche tanta preparazione. E un ruolo importante lo giocano i corsi di formazione, come quello svoltosi lo scorso sabato 17 aprile presso il cantiere della società UL International Italia s.r.l. a Carugate, che ha simulato un grave infortunio da cantiere, dando poi un esempio concreto di sviluppo delle procedure di sistema nell’attività di coordinamento della sicurezza. Ad organizzare la simulazione l’Ordine degli Ingegneri di Monza e Brianza.

“Sicurezza, bisogna studiare le problematiche”

Un’emorragia copiosa dovuta al taglio sulla gamba procuratasi con un elettroutensile flessibile. E’ una simulazione quella andata in scena sabato scorso a Carugate, ma potrebbe essere l’ennesimo episodio di infortunio sul lavoro. Durante l’esercitazione i partecipanti, (datori di lavoro, preposti, operai delle imprese), si sono trovati ai margini della scena e hanno potuto osservare tutte le operazioni di primo soccorso (eseguite dal personale d’impresa) e di pronto soccorso (eseguite e dallo staff del 118) verso l’infortunato, disteso sul tetto dell’edificio. Gli spettatori hanno potuto comprendere anche le specifiche comportamentali introdotte dal Coordinatore Sicurezza in Esecuzione, Ing. Ezio Marasi, tramite la procedura di “gestione dello stato di emergenza da infortunio grave e incendio” opportunamente spiegata prima della simulazione.

“L’«alta vigilanza infrastrutturale» in capo al coordinatore della sicurezza nelle due fasi di incarico, progettazione ed esecuzione, passa attraverso la capacità di intravedere nel processo produttivo di cantiere l’opportunità di promuovere le proprie politiche di prevenzione – fanno sapere gli organizzatori del workshop. – Ciò deve avvenire tramite il coinvolgimento di tutti gli attori, studiando le problematiche che sorgono nel tradurre il progetto dell’opera in manodopera qualificata ed esercitandosi attraverso l’informazione e l’addestramento alla percezione dei pericoli, quindi alla conseguente analisi dei rischi. Solo così sarà possibile mantenere bassi gli indici di infortunio e gravità. Dunque, la simulazione sulla gestione dello stato di emergenza da infortunio grave si traduce in un’azione preventiva e correttiva, molto apprezzata per la sua rarità e che non avevamo dubbi potesse avvenire nell’ambito di un’azienda come UL che lavora quotidianamente al servizio della sicurezza. Solo comprendendo l’importanza della sicurezza in ambito lavorativo, è possibile dare il giusto valore ai lavoratori e alla necessità di condividere regole di interesse comune a tutti gli attori del cantiere”.

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