Politica

L’assessore-medico di Monza non si vaccina. Rivela in aula: “Sono malata”

L'assessore, chiamata in causa in diverse note stampa ufficiali e post pubblicati sui social network, ha deciso di chiarire la sua posizione parlando in consiglio comunale.

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“Ma lei si è vaccinata?”. L’Assessore Desirèe Merlini, medico di medicina generale, risponde alla domanda di Diana Cariani sul Giornale di Monza con un “Non lo dico”. E nella stessa intervista la giornalista riporta  che il politico ha definito il vaccino “sperimentale” (come ad insinuare che non sia sicuro? ndr) e aggiunge nella stessa intervista che come medico “non dico ai miei pazienti né di non vaccinarsi né di vaccinarsi”. Apriti cielo. L’assessore è stata travolta dalle polemiche. E ieri sera, 22 aprile, in aula consigliare a Monza è stata costretta, suo malgrado a rispondere, a chiarire, rivelando una verità che forse avrebbe preferito restasse un fatto privato.

“Vorrei tornare questa sera sul tema della vaccinazione e su alcune mie dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa. Si è attivata una macchina del fango per screditarmi sia come medico che come assessore. Riconosco che la campagna è uno strumento indispensabile nella lotta alla malattia Covid-19 e non solo per le categorie più fragili che devono essere protette per prime. Io in prima persona sto lavorando in questo ambito anche come medico volontario. Mi sono appellata alla privacy nel rispondere alla domanda della giornalista in quanto avrei preferito decidere in autonomia i tempi e i modi per comunicare ai miei amici, ai miei colleghi e ai cittadini che sto affrontando da alcuni mesi di una malattia che non mi consente per ora di sottopormi a questa terapia vaccinale. Sto vivendo sulla mia pelle le conseguenze di una norma introdotta dal governo che obbliga il personale sanitario alla vaccinazione, e su questo punto resto convinta che, anche in una situazione di emergenza sanitaria dove è scontato vedere prima l’interesse collettivo, resta fondamentale ponderare ogni singolo caso, come facciamo noi ogni giorno nei nostri ambulatori. Un principio di scienza e coscienza: non si deve perdere di vista l’unicità delle persone e la loro storia”.

E così sono stati molti i messaggi di solidarietà espressi in aula a sostegno dell’assessore Merlini.

“Dopo quello che abbiamo ascoltato ritengo ci sia ben poco da aggiungere, però voglio ringraziarla pubblicamente per la sua testimonianza di autenticità che denota il suo spessore sia umano che professionale. Stesso io ho saputo solo pochi giorni fa e solo perchè Desiree non voleva farmi preoccupare. Le critiche giunte fanno parte di una politica con la p minuscola” ha detto il sidaco Dario Allevi.

“Massima vicinanza all’Assessore e un grossissimo in bocca al lupo per la sfida che sta affrontando. Poi però c’è la questione politica, e chi ricopre un ruolo istituzionale, ancora di più se è medico di famiglia, non può permettersi di definire il vaccino “sperimentale”, oppure affermare nella stessa intervista che come medico “non dico ai miei pazienti né di non vaccinarsi né di vaccinarsi”. Ecco, questo lo ritengo profondamente grave, soprattutto perché stanno continuando a morire ogni giorno 400 persone, e ci sono famiglie e commercianti dilaniati umanamente ed economicamente da questa pandemia. Il piano vaccinale nella nostra Regione ha già abbastanza problemi e non è il caso di aggiungerne altri. Serve essere compatti con la posizione della comunità scientifica che definisce il vaccino come la strada maestra per uscire da questo tunnel che sta durando anche troppo. Quando si ricopre un ruolo istituzionale bisogna pesare sempre bene le parole ed evitare equivoci pericolosi. Forza Assessore, guarisca presto e inviti tutti a vaccinarsi senza paura” – ha commentato il consigliere Paolo Piffer.

“Esprimo la mia solidarietà e il mio dispiacere all’assessore Merlini e sono contenta che abbia chiarito le sue prime dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa che potevano mandare un messaggio di sfiducia averso il vaccino che in questo momento così delicato è l’unica via d’uscita che abbiamo” – ha aggiunto il consigliere di Italia Viva, Francesca Pontani. 

“Tralasciando l’aspetto umano, faccio infatti il mio augurio sincero all’assessore di pronta guarigione, quello che dobbiamo fare però da buoni amministratori e dare delle informazioni corrette. La scienza non è fondata su opinioni bensì su argomentazioni solide che sono state in quella sede messe in discussione. In primis bisogna dire che il vaccino non è sperimentale, bensì approvati con autorizzazione condizionata dall’Ema. Dobbiamo dunque sgomberare il campo da certe dichiarazioni perché il vaccino è la sola arma che abbiamo per salvare la vita di tantissime persone” – ha concluso Egidio Riva.

 

 

 

 

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