Politica

Niente sms vaccini a Monza, Allevi: “Inaccettabile!”. E il Comune salva 400 dosi

Mentre i vertici di Regione Lombardia prendono le distanze da Aria abbiamo intervistato il Sindaco di Monza, Dario Allevi, sia sui fatti di sabato, sia sulla situazione Covid in città e all'andamento del piano vaccinale. 

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Sono state 400 le dosi di vaccino salvate in corner dal Comune di Monza dopo il caos di  sabato, quando un malfunzionamento della piattaforma Aria ha rischiato di mandare in fumo un’intera giornata di somministrazioni. I disagi, dovuti a disservizi informatrici, hanno coinvolto alcune province lombarde, tra cui Monza e Brianza, che ha reagito con soluzioni “fai da te”, che hanno permesso di non sprecare nemmeno una dose.

Mentre i vertici di Regione Lombardia, proprio in queste ultime ore prendono le distanze da Aria, la società che ha in gestione il sistema di prenotazioni,  e addirittura il Presidente Fontana chiede ai vertici della società “di fare un passo indietro“, abbiamo intervistato il Sindaco di Monza, Dario Allevi, sia sui fatti di sabato, sia sulla situazione Covid in città e sull’andamento del piano vaccinale.

 

Sabato è stata descritta come una giornata di “caos e disagi” e diversi giornali hanno riportato notizie di dosi perse in Lombardia. Il tutto per un malfunzionamento della piattaforma Aria. Che cosa è successo a Monza?

“Quello che è successo è stato incredibile e inaccettabile. Alle 8.30 del mattino ho ricevuto una telefonata dal Direttore Generale della Asst Monza, Alparone, che mi informava del problema. Nel concreto avevamo 400 dosi di vaccino scoperte, le cui prenotazioni erano saltate. Cosa abbiamo fatto? Ci siamo rimboccati le maniche e io e l’Assessore Maffè abbiamo fatto partire la catena dei messaggi al personale scolastico e ad alcune liste interne dicendo che era possibile presentarsi all’Ospedale Vecchio in via Solferino per vaccinarsi. Abbiamo messo una toppa, come potevamo, e agito nell’interesse comune, per non sprecare nemmeno una dose. E così, alla fine, è stato”.

In queste ore i vertici di Regione Lombardia stanno prendendo le distanze da Aria, descrivendola come “inadeguata”. Lei che idea si è fatto?

“E’ giusta la presa di posizione espressa dall’Assessore al Welfare, Letizia Moratti. Ribadisco: la situazione sabato è stata inaccettabile. Hanno preso loro posizione, se no avremmo mandato una lettera per avere chiarimenti sull’accaduto”.

Il tweet dell’Assessore Moratti

Com’è la situazione a Monza sul fronte dell’epidemia? 

“Non buona. I numeri dei contagi sono aumentati in una sola settimana. Quello che ci preoccupa maggiormente però è la pressione sugli ospedali e il numero di ricoveri: siamo passati da 226 della scorsa settimana a 282 di oggi. Più stabili invece appaiono le terapie intensive: 31 la scorsa settimana, 34 oggi. Speriamo che queste nuove restrizioni possano servire nel contenere i numeri e che mi mostrino questa settimana qualche risultato.”.

E come sta, a suo parere, la città? In che stato sono le attività produttive?

“E’ presto per tirare un bilancio, ma alcune situazioni mi preoccupano. Penso a chi ha vissuto un anno di “apri e chiudi” continuo e chi invece non ha mai riaperto (piscine, palestre, ecc). La situazione per loro rischia di essere molto pesante. Adesso spero in un cambio di passo con il Governo Draghi, che sia in grado di gestire meglio la situazione rispetto al precedente gruppo dirigente. Non servono “mance”, o soldi a pioggia, serve ascoltare le esigenze del Paese e fornire dei veri ristori”.

 

Di Matteo Speziali e Agnese Zappalà

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