Salute

Vaccinazioni over 80? La denuncia dello Spi Cgil MB, la risposta della Lega e i numeri dell’Ats Brianza

Il sindacato chiede a Regione Lombardia di invertire la rotta per risolvere le inefficienze. L'Ats Brianza comunica che nella nostra Provincia il 36,63% dei cittadini più anziani ha ricevuto almeno la prima dose.

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I numeri in genere non sono un’opinione. O, almeno, non dovrebbero esserlo. Ma il Covid-19, tra restrizioni, limitazioni e norme anti-contagio, nell’ultimo anno ci sta togliendo anche molte delle certezze matematiche di un tempo. E così, mentre la campagna vaccinale va avanti tra qualche accelerazione, tante frenate e qualche sbandata, uno degli argomenti all’ordine del giorno, anche in Lombardia, è la somministrazione del tanto agognato vaccino alla popolazione degli over 80.

Dopo che i ritardi e le defezioni sono state ammesse perfino dalla Vicepresidente di Regione Lombardia ed assessore al Welfare, Letizia Moratti, che prima ha duramente attaccato Aria, l’azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti, per poi rassicurare sul completamento della campagna vaccinale alla popolazione over 80 subito dopo Pasqua, lo Spi Cgil di Monza e Brianza ha lanciato l’allarme sulla situazione attuale.

“Nella nostra regione una gestione disastrosa mette a rischio gli anziani, bisogna accelerare!” afferma, senza mezzi termini, Anna Bonanomi (la seconda da destra nella foto in alto), segretaria generale dello Spi brianzolo. “La nostra grande preoccupazione è che per la popolazione anziana, che ha difficoltà ad accedere ai mezzi informatici, l’incertezza e il panico aumenti – continua – chiediamo nuovamente al presidente Fontana e all’assessore Moratti di assumersi le loro responsabilità e, se sono in grado di farlo, di invertire la rotta per risolvere immediatamente tutte le inefficienze organizzative che fanno della Regione Lombardia una delle peggiori in Italia in fatto di vaccinazioni anti-Covid in rapporto alla popolazione anziana”.

Il ragionamento dello Spi Cgil di Monza e Brianza verte su due punti fondamentali. “C’è l’incapacità della Regione a pianificare al meglio spazi e appuntamenti per le vaccinazioni, anche con il rischio di creare assembramenti – afferma Bonanomi – inoltre basta considerare gli anziani cittadini di serie B e, quindi, anche quando si creano grandi disguidi come nel week-end del 19 e 20 marzo, si debbono rispettare le priorità dettate dal Ministero della Salute, che prevede siano gli over 80, che costituiscono l’80% dei morti per Covid in Italia, insieme alle categorie più fragili, le persone da vaccinare prima di altre perché più deboli”.

LA POSIZIONE DELLA LEGA

Sull’argomento delle vaccinazioni anti-Covid per gli over 80 è intervenuto sul suo blog Andrea Monti, consigliere regionale lombardo della Lega e vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone. “La Lombardia non è ultima, non è un disastro, non è il centro dei disservizi – scrive l’esponente del partito di Salvini – siamo quelli che somministrano più vaccini, un pezzo importante di tutto il sistema Italia”.

“Il dato ufficiale della Regione Lombardia è del 49% di over 80 vaccinati, con una fascia 80-89 al 41,4% ed una 90+ al 61,3%, quindi in linea alla media nazionale, meglio comunque di altre Regioni – continua – il totale dice che in Italia sono state inoculate 7,5 milioni di dosi di vaccino, in Lombardia ne abbiamo fatto 1,3 milioni. La Lombardia rappresenta il 16% della popolazione italiana e le dosi somministrate da noi sono il 18% del totale Italia”.

Nel suo ragionamento, comunque, Monti non dimentica di ammettere alcuni errori che anche nel nostro territorio hanno caratterizzato la campagna vaccinale anti-Covid fino a questo momento. “Stiamo vaccinando personale scolastico e ora i fragili a suon di oltre 30.000 vaccinazioni al giorno – sostiene – ciò non significa che in Regione Lombardia vada tutto perfettamente bene, ma stiamo parlando di errori che hanno coinvolto 2.400 casi su un totale di 1.231.522 dosi somministrate. Parliamo dello 0,2% di disguidi”.

I NUMERI DELL’ATS BRIANZA

Per fare un po’ di chiarezza tra le posizioni e le opinioni divergenti, per non dire opposte, noi di MBNews abbiamo chiesto ad Ats (Agenzia di tutela della salute) Brianza quali siano i numeri ufficiali sulle vaccinazioni degli over 80. “Al 23 marzo in provincia di Monza 20.152 sui 50.480 che si sono registrati hanno effettuato almeno la prima dose del vaccino, quindi il 36, 63% del totale – è stata la risposta – come Ats, invece, siamo a 31.357 vaccinati over 80 su 70.668 registrati, quindi il 44,37%”.

In una lettera inviata in questi giorni dalla stessa Ats Brianza ai sindaci della nostra Provincia in merito ad alcuni aspetti della campagna vaccinale l’ente, che ha sede legale in viale Elvezia a Monza, scrive: “La percentuale di vaccinati è correlata alle disponibilità del vaccino Pfizer-BioNTech, destinato a questa categoria di cittadini. Nell’ultimo mese, sono stati somministrati ulteriori vaccini per circa 20.000 dosi, di cui 7.400 al personale scolastico e 12.300 ad altri cittadini under 80 facenti parte delle categorie prioritarie (ospiti di strutture, forze dell’ordine ecc.)”.

La missiva fornisce aggiornamenti anche sull’individuazione delle sedi vaccinali, altro tema molto dibattuto: “In queste fasi della campagna è necessario procedere attraverso alcune sedi sovracomunali (hub), per garantire la massima efficienza logistica e organizzativa – scrive Ats Brianza – in tal senso, oltre ai presidi delle ASST, si stanno allestendo alcune sedi esterne necessarie a somministrare la quantità di vaccini quotidiana prevista per questo territorio a partire dal mese di aprile. L’individuazione di queste sedi avviene attraverso un confronto tra l’ASST, che ha la responsabilità di garantire la somministrazione, e le cooperative dei medici, coinvolgendo i sindaci interessati”.

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