Attualità

La terza ondata di Seregno: 215 i cittadini attualmente positivi al tampone

Il sindaco di Seregno, Alberto Rossi, torna a parlare di Covid con un nuovo aggiornamento.

alberto rossi sindaco seregno

Il sindaco di Seregno, Alberto Rossi, torna a parlare di Covid con un nuovo aggiornamento. Sono 215 i seregnesi attualmente positivi al tampone, 3.174 da inizio pandemia, con 252 persone che si trovano in isolamento domiciliare. Il numero decessi è purtroppo arrivato a quota 99.
Non si tratta in realtà di nuove vittime del virus: l’aumento è dovuto ad un aggiornamento/sistemazione dei database relativo ai mesi precedenti di maggior criticità. 39 di questi sono avvenuti nella cosiddetta “prima ondata” (marzo-giugno), 8 in estate (luglio-settembre), 8 ad ottobre, 31 a novembre, 10 a dicembre, 3 a gennaio” spiega il primo cittadino.
Affrontiamo questo inizio di “terza ondata”, tra numeri crescenti in tutta la Regione (anche ben più alti che a Seregno) e in gran parte del Paese, e situazioni nuove e diverse legate alle varianti, con un livello di stanchezza e frustrazione molto alto, è un dato di fatto. Mediamente, siamo arrabbiati per la grande lentezza delle vaccinazioni sugli over 80 e per la carenza di informazioni in merito. Mediamente, siamo arrabbiati per l’incertezza di tante situazioni, dalla chiusura improvvisa delle scuole dall’oggi al domani, al pasticcio/beffa dei figli dei cosiddetti “lavoratori essenziali”, che parevano dall’ordinanza regionale avere possibilità di andare a scuola, ci sono andati un giorno lunedì, per poi dover rimanere anche loro a casa. So bene quanto è faticoso, per tutti, e in questo periodo in particolare per i genitori dei bambini” sottolinea Rossi.
Senza sbilanciarsi sulla possibilità o meno di nuove zone rosse, e possibili ulteriori chiusure, il sindaco non nasconde che per lui saranno chiesti ancora degli sforzi. “Noi faremo la nostra parte, anche con i controlli, ma al di là di quelli ciascuno sarà chiamato a fare la propria, con senso civico, rispettando le regole che ci verranno indicate, altrimenti sarà come svuotare il mare con un cucchiaino. Con fatica, ma so che la stragrande maggioranza di noi ha sempre dimostrato un grande senso di responsabilità, oltre alla capacità di aiutare chi è più fragile e ha più bisogno, in particolare gli anziani e le persone più sole. Non vediamo l’ora di un po’ di normalità, lo so bene, ma nella difficoltà abbiamo dato il meglio di noi, e dobbiamo stringere i denti e continuare così ancora un po’”.
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