Ambiente

Pums, HQ Monza: “Non solo piste ciclabili e pedoni, serve ridisegnare tutto il trasporto pubblico”

L'associazione ha inviato in Comune il primo di due documenti di analisi e proposte sul tema mobilità e l'invito a coinvolgere gli ordini dei professionisti.

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Monza al lavoro per la predisposizione del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile. La scelta del Comune è stata quella di coinvolgere i cittadini nella parte iniziale, così qualche settimana fa è stato lanciato in città un questionario che sarà aperto fino all’8 marzo. La risposta di alcune associazioni non si è fatta attendere: Monza in Bici ha invitato subito alla compilazione per far sentire le loro richieste. Adesso invece è stata la volta Associazione HQMonza che da anni è in prima linea per portare la metropolitana in città, ieri, tramite una nota stampa ha voluto presentare la sua strategia di mobilità considerando proprio il fatto che fra qualche anno entrerà in funzione la M5 con 7 stazioni urbane ed è “il momento di ripensare e preparare per tempo la riorganizzazione del trasporto pubblico in città, intorno a questo asse di forza metropolitano”.

LE PROPOSTE

Il documento inviato in Comune snocciola una serie di proposte: “Rilanciamo innanzitutto la nostra idea dei miniBus a Domanda, confortati da nuove esperienze positive in aree densamente urbanizzate di altri Paesi. E’ tra l’altro un servizio ideale per la transizione verso la città “smart”, che vedrà in pochi anni – ma già sta vedendo – la crescita del telelavoro e della domanda di servizi personalizzati”. E poi c’è il rinnovamento dei mezzi con veicoli ecologici, (elettrici o a idrogeno) e approfittare dei fondi europei e degli stanziamenti statali che transitano attraverso la Regione Lombardia. HQMonza parla anche di una strategia per la mobilità est-ovest di Monza, quella che non sarà servita dalla futura linea metropolitana M5 che taglierà la città sull’asse nord-sud. “Serve attrezzare anche quella linea, prevedendo anche opportuni incroci con l’asse primario della linea metropolitana”.

LE NUOVE SFIDE

Isabella Tavazzi

“Non vorremmo che Monza si limitasse a ragionare su piste ciclabili e pedoni, come sembra suggerire il questionario online del Comune rivolto ai cittadini sul tema – dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’Associazione HQMonza -. Le città stanno cambiando, anche Monza. Il trasporto locale di massa casa-lavoro-casa appartiene al passato, oggi ci vogliono soprattutto flessibilità e capillarità per piccoli gruppi. Vincere questa sfida è una delle chiavi per avere una città sostenibile e di qualità”.

COINVOLGERE GLI ORDINI PROFESSIONALI

L’associazione attraverso la voce dell’ing. Paola Ghezzi, componente del nostro gruppo di lavoro sulla mobilità, spinge per un lavoro fatto in sinergia: “La predisposizione di un piano della mobilità sostenibile per una città importante come Monza non è una sciocchezza e dovrebbe chiamare a raccolta tutte le esperienze e capacità disponibili. Per questo pensiamo che il Comune dovrebbe coinvolgere maggiormente gli Ordini professionali“.

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