
Rischi di infiltrazione mafiosa per una società di Cornate: emesso provvedimento interdittivo
Possibili infiltrazioni mafiose per una società impegnata in attività di trasporto di merci su strada per conto terzi e commercio all’ingrosso di auto usate, con sede legale a Cornate d’Adda e un’unità operativa nel Comune di Isola di Capo Rizzuto. In data odierna il Prefetto Patrizia Palmisani ha firmato un provvedimento interdittivo nei confronti di tale azienda.
A seguito di approfondimenti istruttori, effettuati con la collaborazione del Centro Operativo D.I.A. di Milano, è emerso un quadro circostanziato sui possibili rischi di infiltrazione e di condizionamento, da parte della criminalità organizzata, delle scelte e degli indirizzi gestionali della società in questione.
Sono stati rilevati, in particolare, collegamenti con soggetti riconducibili alle cosche Arena e Nicoscia di Isola di Capo Rizzuto, alcuni dei quali condannati per appartenenza ad un’associazione di tipo mafioso, di cui all’art. 416-bis c.p., le cui ramificazioni sul territorio nazionale sono state oggetto di rilevanti procedimenti penali a Catanzaro e a Bologna.
Gli elementi acquisiti sono stati poi condivisi con i rappresentanti delle Forze di polizia nel corso di un incontro del Gruppo Interforze Antimafia della Prefettura di Monza e della Brianza, all’esito del quale è stata rilevata la sussistenza di un concreto pericolo di infiltrazione della società da parte di consorterie riconducibili alla criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista.
Si tratta del secondo provvedimento disposto dall’Ufficio Antimafia della Prefettura di Monza e della Brianza nel corso dell’anno 2021 (un’interdittiva e un aggiornamento confermativo dell’attualità del pericolo di infiltrazione), che fa seguito ai 22 adottati nel triennio 2018-2020 (6 interdittive nel 2018; 7 interdittive nel 2019; 7 interdittive e 2 aggiornamenti nel 2020).
Foto di repertorio MBNews