Economia

Parrucchieri e centri estetici in protesta: scatta la petizione per riaprire in zona rossa

Le associazioni hanno lanciato l'allarme: "Imporre la chiusura delle attività è una condanna a morte per tante imprese regolari".

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E’ stata lanciata poche ore fa una petizione su Change.org per chiedere la riapertura in sicurezza di parrucchieri ed estetiste anche in zona rossa e ha già fatto registrare quasi 3000 adesioni.

La raccolta firme è stata lanciata a livello nazionale da Apa Confartigianato Monza Brianza Milano, Cna, e Casartigiani dove spiegano le ragioni della mobilitazione: “la chiusura delle attività legali sta incentivando il lavoro a domicilio da parte di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti, ma non ne posseggono i requisiti professionali. Saloni di acconciatura e centri estetici sono invece luoghi sicuri per clienti, dipendenti e imprenditori. Imporre la chiusura delle attività è una condanna a morte per tante imprese regolari che non riusciranno a resistere ancora per molto.” si legge in calce alla petizione.

Giovanni Barzaghi

“Comprendiamo le ragioni della prudenza del Governo, ma la chiusura di estetisti e parrucchieri non risolverà la situazione, anzi… Ne stanno approfittando gli abusivi per entrare nelle case senza rispettare alcuna misura di sicurezza, con il rischio che il virus si diffonda più facilmente. – dichiara il presidente Giovanni Barzaghi-  I provvedimenti del Governo hanno prima imposto alle imprese di acconciatura ed estetica di adeguarsi a loro spese ai protocolli anti-Covid e poi le hanno costrette a nuove, insostenibili chiusure; lo ripetiamo queste attività lavorano su appuntamento, non generano assembramenti”.

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