Cultura

“Nel tempo di una storia”: il progetto social per raccontare archivi e musei delle imprese

Un viaggio social attraverso la storia e la cultura delle imprese d'Italia, ecco in cosa consiste il progetto promosso da Assolombarda e Museimpresa

Kartell - 2

Negli archivi e nei musei d’impresa italiani sono contenute storie straordinarie, di donne e uomini che hanno inventato, sperimentato, prodotto, costruito lavoro, bellezza e relazioni sociali. Storie che val la pena di conoscere, ma che spesso non si ha il tempo di scoprire.

E per fortuna c’è il web, che abbatte ogni barriera e ci permette di essere dove non potremmo essere e vedere cose che, probabilmente, non avremmo mai il tempo di vedere: è con questo obiettivo che, su Instagram, prende il via “Nel tempo di una storia”: per scoprire musei e archivi di impresa con il fotografo e influencer Brahmino.

Il progetto promosso da Assolombarda e Museimpresa

Si tratta di un viaggio tra le storie di impresa, che sono espressione di persone, lavoro, ricerca e processi, per rendere gli spettatori testimoni e partecipi del cambiamento che guida le aziende e che le stesse aziende innescano.

Ogni settimana il fotografo Simone Bramante, in arte Brahmino, racconterà le realtà culturali in giro per l’Italia attraverso altrettante “stories”, all’interno del profilo Instagram di “What Italy Is”, suo seguitissimo blog.  Ognuna dedicata a uno dei cento musei e archivi d’impresa associati a Museimpresa, espressione anche di molte aziende associate ad Assolombarda. Attraverso le sue visite produrrà una vera e propria guida, composta da video e scatti d’autore, per coinvolgere i follower in un progetto di “cultura partecipata” digitale.

L’idea social che punti ai giovani

Il risultato sarà un racconto anche attraverso il webmagazine Genio & Impresa e i social di Assolombarda e Museimpresa per avvicinare i giovani al mondo delle imprese e per far conoscere i musei e gli archivi, l’anima delle aziende, promuovendoli come destinazioni turistiche alla scoperta dell’Italia dei borghi. E un invito a visitare musei e archivi d’impresa, luoghi “vivi” anche se fisicamente chiusi in questo periodo di pandemia, e una valorizzazione degli itinerari turistici e delle bellezze del nostro Paese.

“La storia di una impresa racconta molte cose: ha una straordinaria valenza culturale ma anche e soprattutto un grande valore civile. L’impresa è cultura e i suoi valori, che da sempre ispirano la nostra tradizione, ancora oggi possono insegnarci come affrontare il presente e come progettare il futuro –  sottolinea Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda – Parlo di quel fare impresa che è resilienza, innovazione, tecnologia, creatività. Valori che già tante volte in passato sono stati determinanti per superare i momenti più difficili e che, oggi, sono elementi essenziali per fare delle aziende quel motore di cambiamento positivo per affrontare le sfide che ci attendono. Tutte caratteristiche distintive dell’industria italiana, un vero e proprio patrimonio a cui attingere per contribuire alla ripartenza della nostra Italia”.

La sfida in tempo di pandemia: “c’è bisogno di partecipazione”

“In questo tempo sospeso di chiusure forzate, la sfida che abbiamo davanti è quella di essere parte attiva nella costruzione di nuovi meccanismi di partecipazione e fruizione dei processi culturali – dichiara Antonio Calabrò, vicepresidente di Assolombarda e Presidente di Museimpresa –Non deve andare sprecata la stagione di innovazione digitale che, nonostante la pandemia, ha permesso ai nostri musei di essere impresa aperta, di continuare a coinvolgere il pubblico tramite percorsi e dialoghi interattivi, mostre e visite virtuali, didattica a distanza. “Nel tempo di una storia” va proprio nella direzione di far conoscere al grande pubblico l’animo che ha ispirato musei e archivi di impresa, luoghi vivi della comunità, in cui la cultura creativa e quella politecnica, la bellezza e l’arte si fondono. Luoghi fatti di lavoro, ricerca, innovazione, storie di persone e di processi produttivi, che si vanno a legare con la grande storia del nostro Paese”.

Al via “Nel tempo di una storia”: ecco da dove si parte

Prima tappa è il Kartell Museo, che racconta l’evoluzione della produzione dell’azienda leader nel settore del design, fondata a Milano dall’Ingegnere Giulio Castelli nel 1949, una delle imprese simbolo della progettualità Made in Italy. Al centro dell’obiettivo di Brahmino il manifesto “Kartell loves the planet”, che rappresenta l’impegno della azienda per la sostenibilità ambientale, da cui nasce A.I., sedia realizzata da Philippe Starck utilizzando per la prima volta materiale riciclato.

Oltre al design, il racconto dei musei e degli archivi d’impresa toccherà nelle prossime settimane realtà appartenenti ai più diversi settori. Dalla chimica alle assicurazioni, dalla produzione di macchine per caffè alle società sportive, dai giganti della gomma e della plastica, fino agli archivi storici d’Italia, attraverso uno sguardo privilegiato tra le idee, il saper fare, le storie di persone, gli oggetti, i valori custoditi.

Per esempio, nel quartier generale del Gruppo Cimbali, a Binasco, quello che originariamente era uno dei magazzini di ricambi oggi è il MUMAC – il museo della macchina per caffè. Uno spazio che racchiude oltre cent’anni di innovazione, dinamismo, coraggio e passione. E che ospita l’esposizione permanente con i 100 modelli più significativi di macchine per il caffè espresso e la collezione dei più importanti volumi dedicati al settore, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Un modo originale per ripercorrere le orme del design attraverso l’evoluzione di un oggetto di uso quotidiano come la macchina del caffè, testimone di tutti i cambiamenti di gusto e di stile della società italiana.

Per Simone Bramante, direttore artistico e fotografo d’eccezione, la cultura d’impresa è: “Un insieme di visioni che, nel corso del tempo, si sono concretizzate e che hanno influenzato e cambiato la società. L’obiettivo è quello di raccontare l’enorme tesoro custodito all’interno dei musei e degli archivi d’impresa utilizzando il registro narrativo tipico dei social media. Un linguaggio che fa leva sul potere delle immagini e dei video per avvicinare un pubblico nuovo al mondo della cultura d’impresa”.

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