Cultura

Medateca, la biblioteca inclusiva che piace e vince

A inizio anno la Medateca ha vinto un premio del Ministero della Cultura: abbiamo intervistato l'assessore Fabio Mariani per capire cosa rende questa biblioteca così speciale.

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Inaugurata nel 2012 con un progetto architettonico arrivato finalista alla Medaglia d’Oro dell’Architettura, oggi la biblioteca civica di Meda, per tutti ormai Medateca, è un punto di riferimento per la città e non solo. Tanto che a gennaio ha anche vinto il premio istituito dal “Centro per il libro e la lettura” del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per valorizzare buone pratiche per la promozione della lettura.

Frequentata da circa 10.000 persone ogni anno (di cui 2/3 provenienti da comuni limitrofi), il suo segreto è forse quello di essere un contenitore di molteplici servizi e attività: c’è il prestito dei libri (o film) ma anche l’emeroteca, con a disposizione più di 40 riviste, 5 testate di quotidiani e 2 settimanali locali; c’è la sala studio (amatissima dagli studenti, che in questo anno ne hanno sentito costantemente la mancanza), ma anche un auditorium per corsi ed eventi privati; un intero piano è riservato a bambini e ragazzi, ma si trova anche una postazione baby pit-stop Unicef pensata per le neo-mamme. Insomma, la Medateca fa da casa a molteplici interessi, tanto che nemmeno il Covid-19, così nefasto per tante altre attività, è riuscito a piegarla. Certo, i 94.000 prestiti del 2019 sono diventati quasi la metà nel 2020: ma le chiusure dettate dalla pandemia hanno spinto molti utenti a usufruire delle risorse offerte dalla biblioteca digitale, e la Medateca stessa ha trasportato molte delle sue iniziative online. Oppure si è semplicemente adattata ai tempi, facendo di necessità virtù: come il prestito a domicilio, nato l’anno scorso. La sua forza, secondo Fabio Mariani, assessore alla Cultura di Meda, sta proprio nella sua inclusività: “Non è solo un luogo del silenzio, come una classica biblioteca: la Medateca è molto visitata e molto seguita. È un luogo permeabile di conoscenze, dove vengono a contatto più realtà diverse tra loro, e dove, fino a un anno fa, organizzavamo ogni sabato avvenimenti culturali diversi, anche con il contributo dell’associazione Gli Amici della Medateca”.

Inutile dire che oggi la situazione è diversa, ma Mariani non si perde d’animo. D’altra parte è tempo di novità in Medateca: la storica direttrice, Annalisa Cappellini, è appena andata in pensione, e la nuova dirigente sta muovendo i primi passi in una realtà importante che il prossimo anno di preparerà a festeggiare il decimo anniversario. “Mi piacerebbe aprire maggiormente ai teen – spiega l’assessore -. Per il futuro, quando si potrà, penso anche a un weekend tutto dedicato al fumetto“. Senza mai eliminare l’online, probabilmente, vera conquista di questo anno pandemico: “Credo continueremo con un match delle due cose: sia in presenza, per chi vuole, sia in diretta streaming per chi segue da casa. In fondo scegliere solo una delle due modalità non sarebbe inclusivo… anche se ci sono emozioni che si possono sentire solo restando uno accanto all’altro”.

Ma quali sono le buone pratiche della Medateca che portano alla lettura, premiate anche dal Ministero? “Intanto la Medateca è un luogo aperto – risponde Mariani -, pensata per attrarre anche i passanti al di là delle vetrine, che sono sempre allestite con molta cura. Adesso per esempio ospita un’opera dell’artista medese Mattia Consonni. Poi, è attrattiva: sia nell’offerta delle iniziative, almeno in tempi normali, sia in quella dei prestiti, con libri sempre aggiornati e resi più interessanti dalla costante presenza di autori nuovi. Ma, soprattutto, è inclusiva: un luogo dove esercitare la cittadinanza attiva, per una democrazia della conoscenza e della cultura per tutti”. Ed è a questo proposito che Mariani si spinge a citare il Manzoni: “Quando parla dell’Ambrosiana, fondata dal cardinale Borromeo, dice che quella è una biblioteca dove si scrive, non si legge solamente: c’è uno scambio tra il ricevere e il donare che si adatta bene anche alla nostra Medateca. Basti pensare al continuo scambio tra utenti e bibliotecari, o anche solo al fatto che è dentro la Medateca che abbiamo deciso di collocare l’Ufficio Cultura, per renderlo facilmente accessibile sia ai cittadini sia alle associazioni”.

Di certo, dopo 9 anni, i realizzatori della Medateca (tra cui si conta anche l’attuale sindaco, Luca Santambrogio, ai tempi assessore ai Lavori Pubblici) possono dirsi soddisfatti. Tra la collaborazione costante con le scuole e iniziative creative come quella del “libro con i fiocchi” (prestito effettuato su tematiche, in base ai consigli dei bibliotecari) o “Medateca voce amica” (letture al telefono per bambini, ispirata a Gianni Rodari), presentazioni di libri e mercatini, la biblioteca è un successo, visitata e resa viva anche dai comuni limitrofi. “Tra le iniziative di cui sono più orgoglioso – confessa Mariani – c’è il corso su scrittura e lettura giapponese per cui abbiamo avuto anche il patrocinio del consolato, ma anche la conferenza dedicata alla comunicazione aumentativa e alternativa: ci piace poter presentare cose sempre diverse, anche di nicchia, per stimolare nuove idee e nuove conoscenze”.

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