Politica

Covid, Lombardia verso la zona rossa. Fontana: “Speriamo sia l’ultimo sacrificio”

La Lombardia si prepara ad entrare nella zona rossa. L'andamento dei contagi dell'ultima settimana faceva presagire il passaggio nella fascia di massima allerta. 

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La Lombardia si prepara ad entrare nella zona rossa. L’andamento dei contagi dell’ultima settimana faceva presagire il passaggio nella fascia di massima allerta.

“La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus. Mi auguro che sia l’ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini perché poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita”. queste le parole del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo alla trasmissione ‘Aria Pulita’ su Italia 7 Gold.

Il governatore ha ribadito “di aver richiesto, ancora una volta, al Governo che venisse prevista la possibilità, per i figli del personale sanitario, di proseguire la frequenza della scuola ‘in presenza’. Richiesta che – ha concluso il presidente Fontana – dovrebbe essere inserita nel nuovo Decreto legge”.

Il provvedimento entrerà in vigore da lunedì 15 marzo.

Intanto in queste ore è in corso a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri sulle nuove misure contenute nel prossimo Dpcm del Governo Draghi.

Cosa prevede la zona rossa?

SPOSTAMENTI 

In area rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti: per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma);  il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle cd. seconde case ubicate dentro e fuori regione; dal 24 febbraio al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.

Il rientro a casa dopo essere andati a trovare amici o parenti deve sempre avvenire tra le 5.00 e le 22.00, su tutto il territorio nazionale e indipendentemente dal fatto che il giorno sia feriale o festivo. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22.00 e le 5.00 restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità o salute.

PUBBLICI ESERCIZI, ATTIVITÀ COMMERCIALI, RISTORAZIONE E STRUTTURE RICETTIVE

In quest’area è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Sono aperti: supermercati, farmacie, parafarmacie, benzinai, tabaccai, fioristi, giocattoli. (e le attività indicate negli allegati 23 e 24 del dpcm del 3 novembre)

Chiusi parrucchieri e centri estetici.

SCUOLA

In base all’ultimo DPCM nelle zone rosse sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

ATTIVITA’ CULTURALI, EVENTI, CERIMONIE, RIUNIONI

Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura (di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) è sospeso, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.

ATTIVITÀ MOTORIA O SPORTIVA

Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. Allo stesso modo, sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso.

Attività motoria concessa solo nei pressi della propria abitazione.

 

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