Sport

Arcore, l’appello del maestro Bottani ai genitori: “Fate muovere i vostri figli”

L’anno passato, ma anche l’inizio di quello futuro, non sono stati difficili solo per le palestre ma anche per i ragazzi.

Maestro Adelio Bottani Arcore (1)

Per lo sport è un periodo difficile, questo si sa. Ed è facile notarlo anche oggi, con le palestre e molti centri sportivi sempre chiusi, spenti. Questi erano luoghi che, una volta, rappresentavano per molti bambini e ragazzi velieri carichi di esperienze, valori, in navigazione verso la vita. Ma ora giacciono in porto, quasi spettrali.

E la situazione in cui versano molte città, sportivamente parlando, riguarda anche Arcore, lo sa bene il maestro di arti marziali Adelio Bottani, presidente della consulta per lo sport. Certo, resta la possibilità di svolgere attività per gli agonisti, in preparazione ad esempio a gare nazionali. Ma con molti limiti, e poi che dire di tutti quelli che erano agli inizi o comunque, avrebbero voluto cominciare?

“Tutte le palestre a febbraio dell’anno scorso hanno chiuso e anche io non me la sentivo di andare avanti – ricorda  Bottani. – Ho sospeso le attività intorno al 22 di febbraio. La mia palestra ospitava 140 persone e circa 20 frequentavano il corso femminile di autodifesa. Anche nei mesi di giugno e luglio ho tenuto chiuso, a settembre ho riaperto ma a meta ottobre ho dovuto richiudere. Peccato, perché molti dei ragazzi erano tornati, il 70-80% di loro, con tanta voglia di fare”.

L’appello ai genitori

L’anno passato, ma anche l’inizio di questo, dunque, non sono stati difficili solo per le palestre ma anche per i ragazzi. Tanto più se si pensa che lo sport, per molti, era un’occasione concreta per muoversi, per evadere la staticità che spesso ci prende stando a casa. Guardando la televisione, studiando o magare giocando ai videogiochi.

Si corre il rischio che i giovani si disamorino dello sport, soprattutto poi i più piccoli che magari avevano appena cominciato – spiega il maestro. “Sono convinto che non facendo sport alcuni ragazzi addirittura si perdano, vadano in crisi, e sono molti gli esempi, i dati attuali che ce lo ricordano. Il mio appello, soprattutto ai genitori, è di far sfogare i propri figli. Anche se invece di correre potete solo camminare, portateli al parco, fateli andare in bicicletta. Non lasciate che restino chiusi in casa o escano solo sporadicamente. Ai ragazzi dico: uscite appena potete, magari anche con gli amici”.

E tra maggio e giugno, l’idea di fare un manifestazione sportiva di karate e judo. Ma chissà se le norme lo consentiranno.

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