Politica

Agrate, i contagi continuano ad aumentare. Sironi: “Siamo da zona rossa”

E' preoccupato, molto preoccupato, il sindaco Simone Sironi. Nella sua Agrate i contagi continuano ad aumentare. Sono 187  le persone attualmente positive, di cui 11 ricoverate.

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E’ preoccupato, molto preoccupato, il sindaco Simone Sironi. Nella sua Agrate i contagi continuano ad aumentare. Sono 187  le persone attualmente positive, di cui 11 ricoverate.
DATI ALLARMANTI –Siamo da diverse settimane sopra l’indice dei 250 nuovi positivi (nei sette giorni precedenti) ogni 100.000 abitanti, utilizzato ora come sapete per determinare i territori in zona rossa. Da alcuni giorni lo siamo in modo estremamente significativo. – spiega il primo cittadino –  I comuni limitrofi non sono in questa situazione, anche se ovunque i numeri dei contagi sono in crescita. La decisione relativa al “colore” e quindi alle limitazioni per un determinato territorio, spetta al Presidente della Regione. In qualità di Sindaco non posso far altro che sentirmi quotidianamente con ATS per monitorare l’andamento della situazione e prendere provvedimenti che mi competono“.
NUOVE CHIUSURE – In particolare, l’amministrazione comunale ha messo in campo tutte le forze a disposizione per i controlli sul territorio: Protezione Civile e Polizia Locale sono da giorni impegnate sulle strade, nei parchi e parchetti.
Purtroppo troppe persone non capiscono e continuano a comportarsi come niente fosse. Ragazzi ma anche adulti: che cosa non è chiaro? Perchè solo la paura di una multa fa cambiare atteggiamento? A volte non basta neanche quello, si è pronti a far questione pensando di aver pure ragione. Che cosa c’è ancora da capire, a distanza di un anno? Nei prossimo giorni prenderemo le decisioni che ci competono. Le aree gioco sono già chiuse per effetto delle ultime disposizioni”. Se sarà necessario, pur con dispiacere, il sindaco chiuderà parchi e parchetti.
“Se il cambiamento non parte da noi, dai nostri comportamenti nei luoghi pubblici e privati, nulla potrà mai davvero risolversi. Non abbiamo un vigile che possa seguire ogni singolo cittadino 24/24 ore e 7/7 giorni. Non sarebbe neanche giusto. Ognuno dovrebbe essere in grado di rispettare le norme e di farle rispettare ai propri figli, se ne ha. Chiedo, davvero, di cambiare atteggiamento a tutti coloro che hanno pensato di essere liberi di poter trasgredire le regole. Tanti mi chiedono: quando ne usciremo? Mi piacerebbe rispondere: adesso. Siamo tutti stanchi, io per primo, di questa situazione. Realisticamente, però, rispondo: quando tutti, non solo alcuni, ce la metteranno tutta per uscirne davvero“.
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