Politica

Villa Bagatti Valsecchi: il Comune chiede aiuto a Regione Lombardia, ma c’è interpellanza in Consiglio

Villa Bagatti Valsecchi ancora al centro delle cronache: il sindaco Vergani scrive a Regione chiedendo indicazioni per gestire la difficile situazione in cui verte il plesso

Photos by: www.gabrielezanon.com

A Varedo villa Bagatti Valsecchi torna al centro delle cronache cittadine. Tra le recenti dimissioni del Cda, tra l‘assicurazione non pagata e la meno recente richiesta di annullamento degli atti di vendita, per il noto plesso storico di cui il comune di Varedo è socio unico, sembra non esserci pace. Ora il primo cittadino Filippo Vergani(Lega) scrive una lettera indirizzata proprio al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana (suo compagno di partito).
Obiettivo, viste le difficoltà in cui verte la Fondazione La Versiera 1718 (ente che si occupa della gestione della villa ndr), richiedere l’intervento di Regione, affinché questa esamini l’attuale situazione della Fondazione e fornisca indicazioni a riguardo”.

La richiesta d’aiuto da parte del Comune è stata inoltrata a Regione lo scorso 29 gennaio 2021.”La situazione è critica da anni e si è aggravata con l’emergenza sanitaria“, si legge nella lettera a firma di Vergani. “Le restrizioni in ambito sanitario – testimonia Vergani – hanno impedito alla Fondazione di programmare, nel 2020, iniziative culturali o di intrattenimento e di aggregazione, con un conseguente mancato guadagno di non poco conto”. Il comune è socio unico, vero, ma “per effetto delle vigenti disposizioni normative in materia di finanza pubblica, che impongono agli organismi partecipati degli enti pubblici il conseguimento dell’autonomia finanziaria e contabile, si rammenta – chiosa  il sindaco – che il comune di Varedo è impossibilitato, come espressamente disposto in più sentenze e pareri delle Corti dei Conti, a trasferire risorse economiche a sostegno della gestione ordinaria della Fondazione”.

Certo i tempi e la situazione pregressa non aiutano. Si aggiunge ora il problema di formare un nuovo consiglio di amministrazione: un posto vacante, che certo non permette di pianificare valide strategie di sviluppo.

Una situazione, quest’ultima, che giunta alle porte di palazzo Pirelli è stata colta dal consigliere regionale del M5s Marco Fumagalli, il quale ha dichiarato: “Le ragioni che hanno spinto il sindaco di Varedo a scrivere a Regione per la vicenda di Villa Bagatti Valsecchi sono assolutamente comprensibili. È la stessa situazione che vive la Villa Reale di Monza, per la quale è necessario un intervento risolutivo e forte da parte di Regione Lombardia. I beni storico artistici di questo valore – precisa – devono essere preservati e restare di proprietà pubblica. Mi rendo conto delle difficoltà che hanno i comuni a gestire beni di tale valore. Per questo motivo occorre che sia proprio Regione a gestire i Beni Culturali, in analogia a come avviene per i beni paesaggistici, come ad esempio i laghi o i fiumi”. E de facto villa Bagatti è un Bene Culturale. “Si tratta – precisa il consigliere Fumagalli – di beni comuni che rappresentano la nostra identità culturale. Beni, che se opportunamente gestiti, possono essere ben conservati e diventare un punto di riferimento.  Per fare questo – conclude – occorre che gli enti locali non siano lasciati soli nel percorso. Al contrario occorre che siano ben sostenuti, anche finanziariamente, dalla Regione”.

Questi i motivi che hanno spinto il consigliere pentastellato a depositare un’interpellanza. Destinatario, Regione Lombardia. L’oggetto dell’atto sta nel comprendere “se per quanto riguarda la situazione in cui verte la villa Bagatti Valsecchi non si ritenga di dover intervenire in sostegno al comune di Varedo, al fine di preservare la proprietà pubblica del bene artistico e culturale“.

E a proposito di ville storiche in Brianza, sta anche nel comprendere “se Regione non ritiene che ci siano delle similitudini tra la vicenda della villa Reale di Monza e la villa Bagatti di Varedo, tali per cui entrambi gli enti si trovino innanzi a Beni Culturali difficili da gestire con le sole forze di un Comune”. Questo il motivo per il quale, secondo Marco Fumagalli, sarebbe opportuno affiancare al Comune una gestione maggiormente professionale: “Penso ad esempio al coinvolgimento di Explora – spiega il consigliere -, che potrebbe aiutare almeno nell’ambito della programmazione di uno sviluppo turistico culturale“.

COSA NE PENSA L’OPPOSIZIONE (M5s e Pd) A VAREDO ?

Stefano Guagnetti (M5s) e Stefano Zini (Pd) concordano sul punto di non essere stati coinvolti dall’amministrazione Vergani, per l’ennesima volta e si dicono sorpresi per aver saputo della lettera inviata alla Giunta Fontana per mezzo stampa anziché dal Comune stesso. Spiega Guagnetti: “Non ha più senso neanche sperare che condividano informazioni. Faremo sicuramente prima a chiedere chiarimenti in Regione, che non a Varedo”, asserisce Guagnetti facendo riferimento all’assist fornito dal consigliere regionale Marco Fumagalli. “Non capisco questo ostruzionismo in un momento in cui, invece, la prima reazione dovrebbe al contrario essere di apertura. I primi a risentire di questa mancanza  di dialogo – conclude -, sono proprio le persone a cui l’Amministrazione si dovrà rivolgere per gestire la Villa.”

Le parole di Zini si inseriscono nel solco di quanto detto dal capogruppo pentastellato. “L’amministrazione parla di atti tecnici e non politici, ma allora perché non hanno condiviso con noi chiedendo il parere tecnico dei capigruppo durante il consiglio comunale? Quali canti di sirena sta ascoltando l’amministrazione Vergani? Devo però ammettere – conclude sardonico Zini – che dopo 10 anni di amministrazione fallimentare, questo è il primo atto, forse dettato dalla disperazione, fatto per salvaguardare la villa Bagatti”.

Sulla questione non tarda ad arrivare la replica della Giunta, nella persona dell’ assessore alle pubbliche relazioni e agli affari Legali, Matteo Figini: “Proprio perché è un atto tecnico la politica non deve entrarci. Quelle dell’opposizione sono le solite polemiche strumentali e poco obiettive. Il supporto l’abbiamo chiesto solo per trovare persone qualificate al CdA. Supporto che non è arrivato. Al contrario arrivano solo le solite tecniche ostruzionistiche.
Lo ripeto per l’ennesima volta”, conclude Figini: “Quando capiranno che la vicenda Villa Bagatti è una questione legale e non politica, forse avranno già perso anche le prossime elezioni comunali”. Una frecciatina sardonica. Forse un po’ avvelenata, quella dell’assessore, che Stefano Guagnetti evita, raccoglie e rilancia: “L’assessore fa finta di niente e butta fumo negli occhi: il M5S ha sempre cercato di dare il proprio sostegno partecipando sempre attivamente al voto. Perfino nella decisione di valutare la nullità degli atti. È quindi incredibile venire a conoscenza dei fatti tramite i giornali e, ancora più incredibile, è il fatto che l’amministrazione Vergani faccia tanto marketing politico per screditare il nostro operato”.

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