Salute

Vaccinazione over 80, portale preso d’assalto. I primi intoppi

La situazione non cambia molto anche dai medici di famiglia che, dal primo pomeriggio, sono letteralmente subissati di telefonate di persone che intendono prenotare la propria dose.

portale vaccino covid over 80

Attivo a partire dalle ore 13 di oggi, lunedì 15 febbraio, il portale di Regione Lombardia attivato per le manifestazioni di interesse degli Over 8o che intendono vaccinarsi contro il COvid 19, è stato letteralmente preso d’assalto. Quello che si temeva potesse essere un click day è effettivamente stato.

Nel territorio di ATS Brianza saranno poco più di 80.000 i soggetti interessati dalla campagna di vaccinazione anti covid al via nei prossimi giorni (26.000 nella provincia di Lecco e 54.000 in quella di Monza e Brianza). A questi andranno aggiunti altri 8.000 ultra 80enni che, in base ai dati a disposizione di ATS, riceveranno la vaccinazione a domicilio, perché impossibilitati ad uscire in relazione allo stato di salute. Queste persone saranno informate successivamente sulle modalità di effettuazione della vaccinazione.

La situazione non cambia molto anche dai medici di famiglia che, dal primo pomeriggio, sono letteralmente subissati di telefonate di persone che intendono prenotare la propria dose.

Alle 15.15, dopo poco più di due ore dall’avvio del servizio, sono 12.095 le adesioni raccolte. Di queste 1.488 sono state effettuate tramite le farmacie e 88 dai medici di base. 114.000 sono gli utenti in coda.

Al momento si sta rilevando qualche rallentamento nella generazione da parte del gestore telefonico dell’SMS necessario alla validazione del numero di cellulare inserito; nell’attesa la sessione potrebbe scadere richiedendo un nuovo accesso. Regione Lombardia ha già provveduto a contattare il gestore telefonico affinché la problematica venga risolta al più presto. Si ricorda che l’adesione può essere espressa senza fretta anche nei prossimi giorni e che l’ordine di registrazione sulla piattaforma non corrisponderà all’ordine in cui si verrà vaccinati. La priorità sarà data ai cittadini ultracentenari, che in Lombardia solo oltre 4.000, a scalare sarà il turno degli ultra novantenni fino ad arrivare ai nati nel 1941″ spiegano da Regione Lombardia.

“Secondo le informazioni fornite da Regione Lombardia, i cittadini che intendono vaccinarsi dovranno collegarsi alla piattaforma online dedicata inserendo una serie di dati oppure rivolgersi al proprio medico di famiglia o in farmacia. Non tutti gli anziani hanno però dimestichezza con la tecnologia e dottori e sindacati dei medici lombardi hanno giustamente sollevato perplessità sul loro ruolo nella raccolta delle adesioni che potrebbero essere tranquillamente demandate ad altre figure. Il numero verde messo a disposizione dei cittadini attivo da sabato scorso, come ha chiarito una nota di Regione Lombardia, si limiterà a fornire informazioni sulle vaccinazioni senza garantire la possibilità di prenotare. E’ uno scandalo che Regione Lombardia non abbia ancora attivato un call center per raccogliere e gestire le prenotazioni. I cittadini sono costretti a seguire una procedura complicata e a collegarsi a internet con il computer. L’assessore Moratti dovrebbe mettere a disposizione degli strumenti più funzionali per le persone di questa fascia d’età. Bisogna assolutamente semplificare le modalità di prenotazione dei vaccini e non complicarle” ha dichiarato Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle.

Anche i medici di famiglia sono arrabbiati e hanno perfettamente ragione. Già sono sottodimensionati, se poi sono costretti anche a svolgere compiti di segreteria rischiamo di arrivare al collasso dell’intero sistema. Invitiamo l’assessore Moratti e il Presidente Fontana ad attivare subito un call center per la gestione delle prenotazioni vaccinali. E’ una semplice procedura amministrativa che non graverà sui medici e darà una mano concreta ai cittadini lombardi”, conclude Raffaele Erba.

“La domanda che abbiamo anche posto alla direzione generale è chi avvisa le persone che non sono raggiunte dalla informazione? Chi li aiuta nella registrazione ? I medici di medicina generale non vogliono giustamente essere utilizzati come segretari perché devono poter fare il loro lavoro di medico.  Le farmacie riusciranno? Se Devono restare in attesa con davanti 97.000 persone come fanno? Tengono bloccata tutta la farmacia ?  Non vogliamo essere subito negativi, ma come sempre il nostro sistema non mi sembra così ben organizzato” Così dichiara Elisabetta Strada Presidente Lombardi Civici Europeisti.

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