Ambiente

Vasche della diossina, la manutenzione passa alla Regione

Per il biennio 2021-2022 la manutenzione e il monitoraggio delle vasche della diossina del Bosco delle Querce non spetteranno più al Comune di Seveso.

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Non sarà più il Comune di Seveso a gestire il monitoraggio e la manutenzione delle vasche della diossina, quelle che, protette dal santuario verde del Bosco delle Querce, custodiscono i resti più contaminati dal disastro Icmesa del 1976: terreno scarificato, macerie di edifici, materiali di demolizione della fabbrica stessa e detriti vari.

La decisione è stata presa dalla giunta regionale, che pochi giorni prima di Natale ha approvato la delibera con lo schema di convenzione biennale per la gestione del Parco Regionale Naturale del Bosco delle Querce di Seveso e Meda. D’ora in poi, infatti, il compito della manutenzione delle vasche sarà svolto direttamente dalla proprietà del parco, ossia da Regione Lombardia stessa, attraverso la Direzione Generale Ambiente e Clima: lo ha confermato a MBNews il comune di Seveso.

A sollevare la questione, qualche giorno fa, era stato il gruppo Sinistra e Ambiente di Meda.”Per il biennio 2021-2022 sono previsti 120.000 euro a favore del Comune di Seveso per la gestione e l’apertura del Parco Naturale del Bosco delle Querce e 160.000 euro all’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (Ersaf) per la gestione e manutenzione del verde – avevano ricapitolato i portavoce di Sinistra e Ambiente -. Nel testo della convenzione, che dovrà successivamente passare per l’approvazione nei Consigli comunali di Meda e Seveso, manca però una parte rispetto agli anni passati, quella relativa alle due vasche di Meda e di Seveso dove sono sepolti i materiali pesantemente contaminati dalla diossina Tcdd e che in precedenza veniva affidata al Comune di Seveso, con uno stanziamento dedicato di 30.000 euro per il monitoraggio ambientale con analisi chimiche sul percolato e sulla falda e la manutenzione. Nelle considerazioni della delibera si rimanda la gestione delle due vasche e del deposito di Cesano Maderno a successive determinazioni della competente Direzione Generale Ambiente e Clima”.

Ora Sinistra e Ambiente, che auspica che i prossimi consigli comunali di Seveso e Meda possano diventare un’occasione di discussione su questo argomento, si chiedono come Regione Lombardia si farà carico “di questa preziosa attività”: “Con quale struttura, con quali fondi e con quale frequenza?”.

In apertura, un’immagina del Bosco delle Querce

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