Economia

Premio Innovazione 4.0, la Rollwasch Italiana vince con il VibroBLAST

L'azienda della famiglia Redaelli ha brevettato una macchina, rivolta in particolare alla manifattura additiva, che per la prima volta unisce la tecnologia della vibro-finitura e quella della sabbiatura.

rollwasch-vibroblast-mb (Copia) (2)

Riuscire ad essere competitivi, anche nei confronti di potenti multinazionali e colossi industriali, con le armi della creatività, della ricerca e della flessibilità. È questa la forza di molte piccole e medie imprese di cui l’Italia, in primis Monza e la Brianza, sono ricche. Da questa premessa arrivare, poi, a veder riconosciute le proprie capacità produttive, innovative e tecnologiche, sia dal mercato di riferimento che dagli operatori specializzati, non è mai un traguardo mai scontato. Alla Rollwasch Italiana Spa di Albiate, impresa produttrice di impianti, processi e soluzioni innovative per la finitura in massa delle superfici, invece, è successo proprio in questi giorni.

La Pmi brianzola, fondata a Milano nel 1950 da Giuseppe Redaelli e giunta sino ad oggi con lo stesso marchio e un’unica conduzione aziendale familiare affidata alla seconda generazione, Paolo, Roberto, Raffaele ed Ambra, figli di Giuseppe, e la terza già pronta a subentrare, ha vinto, infatti, ex aequo con la Bonfiglioli Riduttori, la quinta edizione del Premio Innovazione 4.0.

La Rollwasch Italiana Spa ha ottenuto il prestigioso riconoscimento grazie a VibroBLAST, una macchina rivoluzionaria che unisce per la prima volta due tecnologie esistenti, la vibro-finitura e la sabbiatura ad aria compressa, in una tecnologia brevettata che funziona attraverso supporti abrasivi elastici in grado di trattare tridimensionalmente, levigandoli, manufatti, anche delicati, da rifinire.

Il Premio Innovazione 4.0, riservato alla manifattura italiana che investe nella ricerca, è stato assegnato al termine della fiera A&T (Automation&Testing), manifestazione dedicata a innovazione, tecnologie, affidabilità e competenze 4.0 ed organizzata per la prima volta in modalità digitale in una tre giorni con 150 espositori, 160 relatori e 50 appuntamenti tra eventi, convegni, tavole rotonde e workshop.

LA RICERCA DIETRO UN PRODOTTO

“Per arrivare a realizzare VibroBLAST ci sono voluti quasi 9 anni e tre brevetti depositati – spiega Paolo Redaelli (nella foto in basso), Presidente del Consiglio di Amministrazione della Rollwasch Italiana Spa – la tecnologia alla base di questa macchina offre soluzioni nel campo della manifattura additiva, quello, per intenderci, delle stampanti 3D, che ha grandi prospettive nel futuro, ma anche per componenti metallici, in polimeri e in altri materiali, come legno, ceramica, compositi, non necessariamente fabbricati con processi additivi”.

L’annuncio del riconoscimento assegnato dal Comitato scientifico industriale della fiera A&T, che prima del Covid si svolgeva fisicamente a Torino, è arrivato un po’ a sorpresa per l’azienda di Albiate. “Non abbiamo mai partecipato alle precedenti edizioni della manifestazione, ma da parte nostra c’è sempre stata la volontà di presentare le nostre innovazioni a Competence Center, anche all’estero – afferma Paolo Redaelli – questo ci ha portati ad essere all’A&T quest’anno dopo aver presentato VibroBLAST in anteprima mondiale al Salone 3D di Lione nel giugno 2019, poi al Formnext di Francoforte e a vendere il prodotto anche al MADE – Competence Center Industria 4.0, compartecipato dal Politecnico di Milano”.

L’innovativa macchina messa a punto dalla Rollwasch Italiana Spa, che punta molto sulla ricerca e lo sviluppo con una media di un paio di brevetti, anche internazionali, registrati ogni anno, sta riscuotendo un ottimo successo commerciale. Anche perché il meccanismo alla base di VibroBLAST funziona a secco e, quindi, è capace di andare incontro alla sensibilità ambientalista ed ecologista sempre più diffusa anche nel mondo economico.

“Nel 2020, andando oltre le nostre aspettative, abbiamo realizzato un milione di euro di fatturato soltanto dalle vendite di VibroBLAST – sostiene il Presidente dell’azienda di Albiate, che ha circa 50 dipendenti e 8 milioni di euro di fatturato – la macchina permette di ottenere migliori risultati in tempi ridotti e abbatte quasi a zero i costi di smaltimento dei rifiuti legati alla finitura di manufatti”. “E’ dal 1991, del resto, in anticipo rispetto all’Accordo europeo sulle sostanze inquinanti, che abbiamo fatto la scelta di adottare soluzioni eco-sostenibili e seguire la logica dell’economia circolare con prodotti che non si consumano facilmente ed inquinano meno” continua Paolo Redaelli.

IL COVID NON FERMA LE IDEE

Ad un anno dalla sua apparizione ufficiale in Italia la pandemia è un tunnel in fondo al quale è ancora difficile vedere la luce. Le conseguenze negative stanno colpendo un po’ tutti. E la Rollwasch Italiana Spa non poteva essere immune. “La nostra stima è di aver subito un calo di circa il 30% con un lungo periodo di chiusura imposto durante il primo lockdown – afferma il Presidente del Cda – nel 2020 la cosa che ci è mancata di più è stato il contatto con i clienti, che sono per il 60% italiani e per il 40% esteri, sia perché non sono potuti venire a trovarci in sede sia perché abbiamo avuto molte difficoltà ad andare noi in altri Paesi. Anche le fiere di settore, tranne un paio di eccezioni, sono state tutte annullate”.

La Pmi di Albiate, però, non si è lasciata abbattere dal Covid. E ha sfruttato le pause determinate dalla pandemia per ideare qualcosa di nuovo. “Abbiamo progettato prodotti per la sanificazione delle superfici a base di vapore saturo secco e perossido di idrogeno che sono indirizzati in particolare ai settori del catering e della ristorazione, a lungo chiusi e in questo periodo purtroppo ancora solo parzialmente funzionanti – annuncia Paolo Redaelli – inoltre stiamo collaborando ad SF4T (Surface Finishing for Target), una piattaforma web rivolta al mercato internazionale, che partirà con una zero edition verso maggio e poi ne avrà altre tre trimestrali a pagamento. E’ il tentativo di creare un’alternativa all’impossibilità di fare fiere di settore in presenza, un po’ come avviene nella scuola con la didattica a distanza”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
Più informazioni