Ecco lo studio dell’Omnicomprensivo del futuro: si può fare se arrivano 40 milioni dal Recovery Fund

La Provincia ha presentato lo studio del Politecnico per riqualificare il centro scolastico più grande della Brianza

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Un nuovo Omnicomprensivo senza cancellare il vecchio. Un luogo aggiornato alle esigenze attuali nello stesso spazio in cui si è sviluppato in oltre 40 anni di attività. Una riqualificazione che non è solo la sistemazione di quanto è degradato, ma una revisione architettonica di tutti gli ambienti e delle loro funzioni. Sarà un altro centro scolastico, e anche una parte in più della città aperta al resto di Vimercate, ma nello stesso posto e con gli stessi quattro istituti superiori che compongono la sua attuale identità.

“Progettato sul presente con uno sguardo sulla scuola del futuro”, è stato detto alla presentazione dello studio per la riqualificazione dell’Omnicomprensivo di Vimercate, il lavoro commissionato la scorsa estate dalla Provincia di Monza e Brianza al Politecnico di Milano per risolvere le criticità del più grande centro scolastico della Brianza, ideato a partire dal 1974 per essere una scuola per circa 1.800 alunni e poi diventato una realtà divisa tra 4 diversi istituti per circa 4.500 studenti.

CAMPUS INNOVATIVO

E’ un lavoro elaborato dal team della professoressa Laura Pezzetti dell’Osservatorio scuole del Politecnico che non è ancora un progetto definitivo, ma un modello che definisce gli elementi per poter convertire l’attuale centro scolastico in un “Campus innovativo” che dia a ognuna delle 4 scuole ospitate una propria sede definita e un ingresso autonomo, ma che garantisca anche nuovi spazi condivisi, aree verdi fruibili e funzioni accessibili dal resto della città e utilizzabili anche in orari non scolastici.

Il punto di partenza del futuro Omnicomprensivo è realizzare un centro comune ai 4 istituti e aperto verso l’esterno, una sorta di piazza ellittica, un “Anello Verde” accessibile direttamente da via Adda senza cancelli e su cui si affacciano l’auditorium, la palestra, la futura aula studio con biblioteca, un bar e quindi i percorsi per raggiungere le altre zone del campus.

IL PROGETTO

“Il progetto articola il centro scolastico in una varietà di luoghi-spazio, dove l’allievo fa esperienza di uno spazio architettonico che ha la complessità di una piccola città e di un paesaggio”, spiega la professoressa Pezzetti che, assieme al presidente della Provincia Luca Santambrogio, il 9 febbraio ha illustrato lo studio direttamente ai dirigenti scolastici di Banfi, Einsten, Floriani, Vanoni e al sindaco Francesco Sartini.

L’idea di una revisione generale degli spazi dell’Omnicomprensivo è partita durata l’estate anche pensando ai cambiamenti richiesti dalle norme anticovid e “abbiamo deciso  di collaborare con il Politecnico – spiega Santambrogio – per elaborare uno studio mirato sul complesso di Vimercate che rappresenta molte criticità ma anche tante potenzialità per costruire un modello spendibile anche in  altre realtà scolastiche.

Sul plesso di Vimercate sono in corso lavori per realizzare nuove aule e sono in cantiere altri progetti: questo studio ci dà le linee guida per investire risorse mirate dove è necessario oggi, iniziando già a programmare i lavori futuri”.

LE FASI

Lo studio del Politecnico prevede un intervento graduale di riqualificazione dei vari spazi, diviso almeno in 4 grandi fasi, con demolizioni limitate alle pensiline, alle strutture prefabbricate, all’edificio G e all’emiciclo dell’attuale ingresso, e sempre senza che vengano interrotte le attività didattiche dei 4 istituti.

La prima fase realizzerebbe una nuova terrazza con un’ampia scalinata di ingresso,  gli edifici che portano ai nuovi atri polifunzionali e alle aule per gli istituti Vanoni e Banfi, e verrebbero rifatte le facciate e le schermature delle parti da conservare.

La fase 2 prevede le demolizioni dei prefabbricati, dell’edificio G e del “pallone” per ricavare lo spazio della nuova piazza, l’“Anello Verde”, su cui si affaccerebbe un nuovo edificio per aule e biblioteca, la palestrina e una nuova palestra semi-ipogea al posto del “pallone”. In parallelo si procede con gli interni del Banfi e Vanoni. La fase 3 prevede la riunificazione del Floriani, riportando anche le aule della sede attualmente distaccata in città in un unico edificio all’Omni, e un ampliamento dell’Einstein. La fase 4 prevede gli interventi sugli interni dell’Einstein e del Floriani.

Lo studio non definisce un costo preciso della riqualificazione ma la stima di massima per realizzare le 4 fasi non è inferiore ai 40 milioni di euro. Una cifra esorbitante che “contiamo di finanziare con i contributi del Recovery Fund che prevede una parte dedicata alle scuole – dice il presidente Santambrogio – Siamo già in una fase avanzata di preparazione del progetto da presentare al governo entro la scadenza di fine aprile prevista per il Recovery Fund. Contiamo di poter ricevere i finanziamenti dal governo, e quindi realizzare la riqualificazione dell’Omnicomprensivo senza ricorrere a mutui. Ma nel caso questo non accada, abbiamo sottoscritto un accordo con Cassa Depositi e Prestiti che ci permette di valutare se accedere a 15 milioni di euro che potrebbero essere usati per la progettazione definitiva e la prima fase della riqualificazione”.

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