Monza, sottopasso via Einstein: è scontro tra Giunta e Pd

11 febbraio 2021 | 04:42
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Monza, sottopasso via Einstein: è scontro tra Giunta e Pd

Nelle ultime settimane sono entrati nel vivo i lavori per realizzare il sottopasso ciclopedonale che consentirà di collegare via de Marchi con via Einstein e non sono mancate le polemiche.

Nelle ultime settimane sono entrati nel vivo i lavori per realizzare il sottopasso ciclopedonale che consentirà di collegare via de Marchi con via Einstein. Si tratta di un manufatto di circa 25 metri, che sarà scavato sotto i binari, e che consentirà un collegamento tra le due zone della città separate dalla ferrovia.

Rispetto alle preoccupazioni emerse negli ultimi giorni da parte dei cittadini che paventano una presunta mancata realizzazione dell’accesso per i disabili, l’Amministrazione conferma che il progetto approvato da RFI, prevede la realizzazione di due ascensori idonei allo scopo, sul modello di quelli realizzati per il sottopasso di via Bergamo. Tale soluzione progettuale, alternativa alla realizzazione delle rampe, era stata individuata dall’Amministrazione precedente nel 2016 come più confacente alle esigenze ed inviata il 22 marzo 2017 ad RFI per la sua approvazione definitiva.

“Comprendo la delusione dei cittadini e della Consulta di Quartiere, ai quali era stata presentata una soluzione diversa dalla precedente Amministrazione, la quale ha poi dimenticato di avvisarli nel momento in cui ha scelto un progetto che non prevedeva le rampe” ha detto l’Assessore alla Mobilità Federico Arena.

Le dichiarazioni dell’assessore hanno suscitato ulteriori dubbi da parte del Partito Democratico: “A fronte di tale pochezza e insipienza è utile ricordare i fatti. Nel 2017, l’allora assessore Paolo Confalonieri aveva colmato anni di vuoto lasciati dalla giunta Mariani (Lega) e sottoscritto una bozza di convenzione con Regione Lombardia e RFI. La convenzione era stata poi accompagnata dalla predisposizione di uno studio di fattibilità. Lo studio ipotizzava, sul lato di via Einstein, la realizzazione di rampe di scale per l’accesso al sottopasso, in ragione del dislivello presente. Questa era una delle possibilità progettuali. Il progetto definitivo dell’opera (quello, cioè, che stabilisce quanto poi verrà realizzato) è stato approvato, su proposta del vicesindaco Villa (Lega). Pertanto, la giunta in carica ha avuto a disposizione e impiegato 18 mesi di tempo dal suo insediamento per valutare la bontà dello studio di fattibilità e individuare, sulla base di considerazioni tecniche e amministrative, la soluzione progettuale migliore”.

L’accusa che il PD muove ad Arena è di non essersi mai interessato al progetto che, stando alle dichiarazioni, sarebbe stato “approvato a sua insaputa”.

E ancora, “se l’assessore Arena avesse un minimo di capacità amministrativa, oltre che senso di responsabilità, potrebbe spiegare perché il progetto definitivo del sottopasso ciclopedonale è stato aggiudicato il 28.06.2018 ma il cantiere è partito nell’inverno 2020. Ritardi su ritardi, dunque. Per non parlare della fermata ferroviaria Monza-Est, per la quale è ancora tutto fermo” conclude il Pd in una nota.