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Limbiate, funerali di Luca Attanasio. Genitori straziati: “Dobbiamo essere forti”

Si sono svolti questa mattina a Limbiate i funerali di Luca Attanasio, l'ambasciatore italiano ucciso in un agguato in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e a un autista.

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Si sono svolti questa mattina a Limbiate, presso il Centro Sportivo, i funerali di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso in un agguato in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e a un autista. Ad officiare la messa l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini

Tanta partecipazione per l’ultimo saluto ad “Atta”, così lo chiamavano gli affetti, che lascia un immenso vuoto nell’intera comunità.

Uomo intelligente e carismatico, dal cuore grande e con tanta voglia di aiutare il prossimo, Attanasio è stato ricordato da amici e parenti e accolto da un grande applauso.

Caro figlio siamo distrutti dal dolore ma dobbiamo essere forti per stare accanto a Zakia e alle 3 splendide nipotine”, è il messaggio dei genitori di Attanasio, letto da un amico a conclusione del funerale pubblico.

È stato ucciso un uomo buono, un diplomatico competente, un giovane intraprendente e, insieme con lui, sono stati uccisi un carabiniere e il loro autista: sono vittime di una violenza incontrollabile e devastante. Mentre mi preparavo a far visita ai nostri missionari in Kinshasa l’ambasciatore Luca Attanasio mi ha fatto visita a Milano, perché non sarebbe stato possibile incontrarci in Congo. Era il 7 luglio del 2019. Quando sono stato a Kinshasa, a proposito dell’Ambasciatore Attanasio ho raccolto parole di stima, di gratitudine, di apprezzamento per il suo modo di vivere la missione, per la moglie e il suo impegno per opere di solidarietà, per il personale dell’ambasciata che rappresenta il governo italiano in Congo.” ha commentato monsignor Delpini.

Durante l’omelia mons. Mario Delpini: “Il Signore dirà: “Da dove vieni, Luca, fratello?”. E Luca risponderà: “Vengo da una terra in cui la vita non conta niente; vengo da una terra dove si muore e non importa a nessuno, dove si uccide e non importa a nessuno, dove si fa il bene e non importa a nessuno. Vengo da una terra in cui la vita di un uomo non conta niente e si può far soffrire senza motivo e senza chiedere scusa!”.
Il Signore forse dirà: “Non dire così, Luca, fratello mio. Io scrivo sul libro della vita il tuo nome come il nome di un fratello che amo, di un fratello che mi è caro, che desidero incontrare per condividere la vita e la gioia di Dio! Non dire che la vita non conta niente. Io ti benedico per ogni bicchiere d’acqua, per ogni pane condiviso, per ospitalità che hai offerto. Vieni benedetto del Padre mio e ricevi in eredità il regno preparato per te fin dalla creazione del mondo”.

Anche il sindaco Antonio Romeo, emozionato per la dura perdita, ha voluto dedicare parole di cordoglio.

 

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