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Pugnali, coltelli e una pistola ritrovati sotto terra nell’ex bosco della droga

Nell'elenco delle armi portate alla luce con quest'ultimo intervento, spicca la pistola, una calibro 7,65 con matricola abrasa, che era avvolta in un involucro di plastica e sotterrata

Polizia Locale Ceriano Laghetto

Subito dopo l’ultimo intervento dei Carabinieri, che ha portato all’arresto di altri spacciatori individuati in un angolo dell’ex bosco della droga, lungo la linea ferroviaria tra le stazioni Ceriano-Solaro e Ceriano-Groane, i volontari del Gst guidati da “Serpico” con il suo metal detector, hanno consentito alla Polizia Locale di recuperare una pistola e altre sei armi da taglio nascoste nel bosco.

Pugnali, coltelli, roncola, strumenti in grado di trasformarsi in armi molto pericolose in mano a malviventi come quelli arrestati nell’ultima operazione dei Carabinieri di un paio di settimane fa, che ha stroncato sul nascere l’insediamento di una nuova attività di spaccio in un’area che risulta ormai da mesi bonificata dalla presenza di pusher e tossicodipendenti.

Lo conferma anche lo stesso operatore volontario che ha effettuato la ricerca col metal detector. “Si è trattato di un supplemento di bonifica su una parte molto ristretta rispetto alla superficie passata al setaccio nei mesi scorsi. I segni della presenza degli spacciatori infatti, erano tutti concentrati nel raggio di alcune decine di metri. In un’ora sono state trovate 6 armi da taglio che erano nascoste sotto terra o, in qualche caso, conficcate alla base degli alberi, pronte all’uso in caso di necessità”.

Nell’elenco delle armi portate alla luce con quest’ultimo intervento, spicca la pistola, una calibro 7,65 con matricola abrasa, che era avvolta in un involucro di plastica e sotterrata, lasciata da qualche malvivente.

In totale, con questi ritrovamenti, salgono a 7 le armi da fuoco e a 45 le armi da taglio, oltre a 154 involucri contenenti stupefacenti o altre “attrezzature” per lo spaccio, trovate in questa fetta di parco delle Groane a ridosso della frazione Villaggio Brollo, nei mesi della profonda pulizia del sottobosco effettuata con il metal detector.

Situazione notevolmente migliorata

“La situazione in questa zona è notevolmente migliorata e ci stiamo avvicinando al primo anniversario dal completamento della maxi bonifica”, spiega l’Assessore alla Sicurezza Dante Cattaneo. “Questo però, non deve farci abbassare la guardia, perché abbiamo visto anche recentemente tentativi di rioccupare il bosco da parte dei delinquenti a cui lo abbiamo sottratto a furia di segnalazioni ed efficaci interventi delle Forze dell’Ordine a cui rinnoviamo il nostro grazie, ma anche a furia di presidi continuativi e operazioni di pulizia da parte di volontari. Per questo dobbiamo continuare a vigilare e fare sentire la nostra presenza nei nostri boschi, che devono continuare a restare luoghi di benessere e non tornare più luoghi di morte come è accaduto in passato”.

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