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Effetto Covid: matrimoni in calo a Monza. Per la prima volta sotto quota 200

Il Covid fa slittare anche a Monza i fiori d'arancio. Per la prima volta in oltre vent'anni il fatidico "si" è sceso nel 2020 sotto quota 200 (173 per l'esattezza).

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Il Covid, anche a Monza, fa slittare i fiori d’arancio. Per la prima volta in oltre vent’anni il fatidico “si” è sceso nel 2020 sotto quota 200 (173 per l’esattezza). Nel 2019 erano stati 272 e nel 2018 274.

A saltare all’occhio è poi il dato che contraddistingue il rito civile da quello religioso: nell’anno appena trascorso sono stati solamente 27 i matrimoni celebrati in chiesa (72 nel 2019) di contro ai restanti 146 in comune o oltre location (200 nel 2019).

La pandemia ha certamente influito sulla scelta di attendere e posticipare il convolare a giuste nozze. Da una parte l’impossibilità di creare assembramenti nei luoghi di celebrazione, dall’altra il divieto categorico di organizzare feste e banchetti sfarzosi.

Quale sia poi la ragione dell’aver prediletto il rito civile a quello religioso, poi, il parere più autorevole sarebbe da lasciare ad un esperto ma, ad una prima ipotesi, si può azzardare che in alcune occasioni si sia trattato di seconde nozze, in altre di sposi non praticanti, in altre ancora di fidanzati che hanno preferito pronunciare il sì senza troppi preparativi e rimandare i festeggiamenti in tempi più sicuri.

La cosa certa è che questi dati hanno mandato in crisi alcuni settori, primi tra tutti i wedding planner, i gestori di sale, alberghi e ristoranti, così come di pasticcerie, atelier di abiti da cerimonia, music band e fotografi.

Fonte dati: ufficio statistica Comune di Monza..

Articolo aggiornato alle ore 9.48

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