Politica

Covid, confronto Regioni-Governo: i vaccini sono la priorità assoluta

E' ancora confronto tra Regioni e Governo per far fronte all'emergenza Covid19. Il documento unitario con le proposte delle Regioni sarà portato domani in Consiglio dei ministri.

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E’ ancora confronto tra Regioni e Governo per far fronte all’emergenza Covid19. “Il documento unitario con le proposte delle Regioni sarà portato oggi in Consiglio dei ministri dalla ministra Gelmini. Proposte che nei prossimi giorni saranno discusse tra governo e regioni in vista del nuovo Dpcm ai primi di marzo” spiega Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni.
Vaccini, nuove regole per i cambi di fasce e certezza nell’erogazione dei ristori: questi i temi salienti portati sul tavolo di confronto.
VACCINI PRIORITA’ ASSOLUTA – “Stiamo andando troppo lenti e il motivo è uno solo: la macchina è pronta, ma mancano le dosi. Al Governo chiediamo, dunque, di cambiare strategia per recuperare più vaccini possibili, valutando da subito di coinvolgere nella fase produttiva anche aziende e realtà italiane. Non c’è tempo da perdere, ne va della tutela della salute di tutti noi, a partire dai soggetti più deboli” sottolinea Bonaccini.
COMUNICAZIONI PUNTUALI – “Mai più comunicazioni di chiusure all’ultimo minuto, come è accaduto la scorsa settimana con gli impianti da sci. È necessario che tutti i provvedimenti, compresi i cambi di fascia, vengano resi noti con un congruo anticipo ai cittadini e alle categorie economiche. È una questione di rispetto per chi da mesi sta facendo sacrifici senza precedenti”.
SEMPLIFICARE I PARAMENTRI DEL SISTEMA ZONE – Fermo restando che la tutela della salute resta l’obiettivo prioritario, per le Regioni occorre in questa fase un cambio di passo che consenta di coniugare le misure di sicurezza sanitaria con la ripresa economica e delle attività culturali e sociali.
RISTORI – “Ogni chiusura preveda l’erogazione di ristori adeguati nel medesimo provvedimento. Per questo abbiamo chiesto che nella Cabina di regia entrino anche i Ministri dello Sviluppo economico, dell’Economia e degli Affari regionali al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese” prosegue il presidente.
SCUOLA – Qualificare l’attività scolastica ed universitaria (al pari delle altre attività) con un’apposita numerazione di rischio, anche tenendo conto dei dati oggettivi del contagio nelle istituzioni scolastiche e nel contesto territoriale di riferimento. “Occorre, in ogni caso, implementare le forme di congedo parentale, nonchè prevedere ulteriori risorse economiche a sostegno dei genitori, nel caso di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per aggravamento della situazione epidemiologica” ha concluso Bonaccini.
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