Economia

“Your Next Milano”, Assolombarda e Beppe Sala dialogano sul futuro della città

La ripresa economica? Per il primo cittadino di Milano tanto passerà dal ruolo che avranno le città. Ecco i numeri di Assolombarda sulla ripresa economica post-pandemia.

beppe sala assolombarda

Riuscirà la politica a riadattare la sua capacità di guida? E’ con un punto di domanda che Beppe Sala, Sindaco di Milano, chiude “Your Next Milano“, l’evento di Assolombarda e Milano&Partners, svoltosi online mercoledì 23 febbraio. Una tavola rotonda sulla ripresa economica e sulle difficoltà delle città di ripartire al tempo del Covid. Tante le voci autorevoli che hanno preso parte al panel, due fra tutti i vertici di Assolombarda, Alessandro Spada e Antonio Calabrò, che hanno aperto e chiuso il dibattito. Secondo gli addetti ai lavori, l’economia di Milano è destinata ad essere in risalita dal secondo semestre, ma per la ripresa vera bisognerà attendere il 2023.

I numeri di Milano

“Nel 2020 il PIL di Milano ha registrato una caduta senza precedenti: sfiora il -11% in termini di valore aggiunto, più che in Italia e in Lombardia”. A dare i numeri sono il Centro Studi di Assolombarda e Oxford Economics, che evidenziano che il 2021 sarà un anno di rimbalzo (+5,3% a Milano) anche se il recupero dei livelli pre-pandemia si stima avverrà solo nel 2023, raggiungendo entro il 2025 una crescita di PIL del +6% rispetto al 2019.  Le stime, inoltre, raccontano di impatti e tempi di recupero estremamente diversi tra settori. Il manifatturiero (-9,5% della produzione, -7,9% del fatturato nel 2020 e -14% di export nei primi 9 mesi dell’anno) e i servizi alle imprese (-10% di fatturato nei primi 9 mesi del 2020) chiudono l’anno con perdite di produzione e fatturato importanti ma più contenute di quelle registrate dal commercio al dettaglio (-21% di fatturato escluso l’alimentare, da gennaio a settembre), dai servizi alla persona (-30% di fatturato nei primi nove mesi), dalla ristorazione e dall’hotellerie (-41% di fatturato tra gennaio e settembre).

I dati a lungo termine sul fronte del lavoro fanno invece più ben sperare: si ipotizza un aumento di 122mila occupati tra il 2020 e il 2025. Attenzione però al tema dello smartworking: secondo le rilevazioni, superata la pandemia, l’utilizzo del lavoro da remoto sarà ben più diffuso rispetto al passato, coinvolgendo, secondo le proiezioni delle aziende, il 75% delle realtà industriali e dei servizi alle imprese nella città di Milano (erano il 43% prima dell’emergenza) e il 54% nell’hinterland (dal 20%).

Sala: “Speranza nel Recovery Plan”

“Milano è stata colpita nella sua dimensione e ci vorrà tempo per riprendersi – ha detto il primo cittadino, Giuseppe Sala – ma bisogna impostare una nuova stagione. Conto molto sul Recovery Plan: se ne parla tanto, forse senza aver capito bene come si possa usare. Le linee guida però sono chiarissime: si possono utilizzare per alcuni settori, come per progetti cantierabili in fretta, tema delicatissimo per il nostro paese. Da questo punto di vista penso sia obbligatorio confidare nelle città e nella loro capacità di attivare queste leve”.

“Lo sguardo è a lungo termine, ma c’è fiducia in Milano – prosegue Calabrò – Gli investimenti immobiliari non sono andati via e i dati ci dicono che la manifattura ha avuto flessioni minori rispetto ad altri settori. Non era scontato: le imprese del nostro paese hanno dimostrato di avere un ruolo di primaria importanza nella tenuta del sistema”.

“Mi preoccupa maggiormente la politica – aggiunge Sala in conclusione. – Ho avuto la possibilità di lavorare sia come manager, sia come politico e attualmente quest’ultima è la mia professione. Mi chiedo, riuscirà la politica a riadattare la sua capacità di guida? I partiti parlano tutti della stessa cosa, pur con sfumature diverse. Il punto fondamentale è essere credibile. La ricetta? Secondo me adesso è il momento di osservare, vedere cosa succede negli altri Paesi, cogliere spunti positivi. E’ quello che è successo a Milano in questi ultimi anni. Abbiamo mantenuto la dimensione del quartiere e cresciuti come grande città”.

Tante le voci esperte che hanno arricchito il dibattito, concentrandosi su vari aspetti specifici, dallo smartworking, alla mobilità, passando per ricerca e sviluppo. A condurre le oltre due ore di “Your Next Milano” la giornalista Rai, Monica Maggioni.

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