Politica

Arcore, nuovo asilo alle “Torri nel Parco”: dopo anni di trattative e proposte sarà realtà

Sarà collocato al piano terra di una delle torri realizzate in via Battisti, nell’area ex Falck ad Arcore, e potrà ospitare una quarantina di bambini. Ricostruiamo le fasi principali della vicenda.

torri del parco arcore

Sarà collocato al piano terra di una delle torri realizzate in via Battisti, nell’area ex Falck ad Arcore, e potrà ospitare una quarantina di bambini di età compresa tra gli zero e i tre anni. Un nuovo asilo nido, dunque, che rappresenta una ventata di novità per tutti quei genitori che avevano visto chiudersi i battenti del San Giuseppe, a giugno 2020. Nei giorni scorsi, il comune di Arcore ha pubblicato il bando aperto a imprese e privati. (Tutte le info sul bando qui)

L’arrivo del nuovo asilo non è che l’epilogo di un lungo e travagliato percorso politico-urbanistico, sociale e economico. Ricostruiamo le fasi principali.

Via libera alla Manhattan di Arcore

Nell’aprile del 2012, dopo lunghe trattative e controproposte, viene elaborato un progetto, 15milioni di euro, per l’area ex Falck da parte della proprietà Devero di Vimercate. Il Consiglio comunale lo approva a maggioranza. L’idea è quella di riscattare un “non-luogo”, come lo definì allora il sindaco Rosalba Colombo. Non mancano però i contrari, come il capogruppo Daniele Penati che denunciava diverse criticità. Tra queste gli elevati costi di manutenzione dell’area e l’intenzione di includere nel progetto una scuola materna.

Si parla di 109mila metri cubi (90 mila metri quadri) secondo il programma integrato d’intervento, con tre torri residenziali nella zona dell’ingresso, a partire da dodici piani, e altre tre sul fondo del comparto, con anche una parte di edilizia convenzionata e un hotel da venti piani. Previsti anche 30mila metri quadri di parco ed inoltre una scuola materna e un nido. Un vero e proprio complesso residenziale di classe energetica A3.

L’inizio dei lavori

A settembre 2015 partono i lavori per trasformare la vecchia area industriale. Prima le demolizioni, poi l’avvio delle nuove opere a cura della società Devero. Per il Pd, trainato da Rosalba Colombo che ha sempre fortemente voluto il progetto, sono giorni storici: un undicesimo della città cambierà volto.

Nello specifico, nella zona nord, sono previste tre torri-palazzo: due da nove piani, destinate alla convenzionata e una da 12 piani di residenza “libera”. Al centro, il progetto prevede un edificio basso di collegamento con funzioni  legate all’infanzia e al sociale. Verso via Battisti, l’edificio dell’ipotetica scuola materna e poi, nella zona sud, due torri residenziali da 12 e 16 piani e l’hotel da 20. Previsti inoltre posteggi per un totale di 250 posti.

I tempi per la conclusione dei lavori erano previsti di cinque anni.

Chiude l’asilo San Giuseppe

A novembre 2019 si è dimessa presidente del CDA e a luglio 2020 ha chiuso l’asilo San Giuseppe a causa delle gravi difficoltà economiche e la richiesta di mutuo respinta. Una doccia gelata per i genitori degli 80 bambini dell’asilo e dei 50 del nido. Senza dimenticare i ben 20 dipendenti, tra insegnanti e personale ausiliario, all’oscuro di tutto. Il 22 gennaio scatta la protesta dei genitori che all’Amministrazione Colombo, responsabile della struttura insieme a una fondazione, chiedono spiegazioni e delucidazioni sul futuro.

Anche i sindacati attaccano affermando di aver denunciato i disservizi e i problemi molto tempo prima, senza ricevere risposte o ottenere risultati. Durante i colloqui tra genitori e Amministrazione, si parla del progetto per la realizzazione di un nido da 45 posti nella nuova zona ex Falck. Si parla anche di una possibile ricollocazione dei dipendenti della San Giuseppe, ma la cosa non avrà seguito. (L’articolo completo qui).

Ora, col nuovo bando forse la piena concretizzazione del piano di intervento sull’area ex Falck. Il nuovo nido andrà a completare l’offerta già presente sul territorio.

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