Sport

Palestre e piscine, in campo l’ipotesi dell’apertura al 5 marzo. “Lo sport ha un ruolo educativo: fateci tornare”

Il prossimo DPCM potrebbe cambiare le carte in tavola per il settore: il ministero dello Sport ha infatti sottoposto al Comitato tecnico scientifico un documento contenente le regole per la possibile riapertura di palestre e piscine.

palestra free web

Palestre, piscine, luoghi e spazi per le attività sportive: ci sono anche loro tra le vittime delle chiusure dovute all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Fermi da quasi un anno, con solo sporadiche aperture e limitazioni in base alle zone, il prossimo DPCM potrebbe cambiare le carte in tavola per il settore: il ministero dello Sport ha infatti sottoposto al Comitato tecnico scientifico un documento contenente le regole per la possibile riapertura di palestre e piscine.

Il testo presenta una serie di adempimenti necessari prima della decisione che dovrà essere presa dal nuovo governo. Con una premessa: no agli assembramenti, ma sì allo sport soprattutto per ragazzi e anziani, in massima sicurezza. La data da segnare in calendario è quella del 5 marzo, quando scadrà il DPCM attualmente in vigore, ma possibili segnali di apertura potrebbero arrivare prima.

Brianza Fighting: “Lo sport insegna tante cose: non dimentichiamolo”

Una apertura, quella del 5 marzo, a cui il mondo dello sport crede. Per saperne di più abbiamo chiacchierato con chi lavora nel settore: se da una parte l’ottimismo c’è, dall’altra non sono mancati gli episodi di protesta (pacifica) da parte di chi in questi mesi si è sentito dimenticato.

A scendere in piazza, lo scorso 6 febbraio, è stato il movimento degli sport da combattimento.
“Il nostro intento era farci vedere, far capire che c’eravamo anche noi – ci spiega Alessio Martino di Brianzafighting, che ha partecipato al flashmob. – Le palestre sono chiuse, ma vorrei far notare che a scuola sono stati attivati dei protocolli per svolgere attività motoria in sicurezza. Lo sport è un aspetto importante nella vita delle persone e nei ragazzi questo si vede in modo incredibile: lo sport ti insegna a rispettare te stesso e gli altri, ti aiuta a gestire il carattere, persino correggere atteggiamenti sbagliati. Durante il lockdown i ragazzi sono stati chiusi in casa, spesso davanti a giochi e Playstation, adesso escono ma la componente sportiva è stata completamente messa da parte dalle istituzioni e anche i rapporti umani ne hanno risentito. Tanti genitori mi scrivono per sapere quando apriranno le palestre: io spero il prima possibile. Personalmente penso ci siano le condizioni per tornare il 5 marzo: con regole ferree, piccoli gruppi, distanziamento e sanificazione, non vedo perché no”.

Un’immagine della protesta (pagina Facebook Brianza Fighting)

Ronin: “L’ottimismo per la riapertura c’è, ma i numeri preoccupano”

Qualche mese fa ci eravamo lasciati con l’amaro in bocca – ci spiega Fabio Contento, della palestra Ronin di Monza. – Il nostro era un grido di aiuto, non polemico. Dopo il nostro appello, abbiamo fatto una riunione con gli assessori comunali che ci hanno spiegato di aver fatto il possibile per venirci incontro. Il lato positivo è stata la pubblicazione di un bando comunale con aiuti al settore: noi abbiamo partecipato e ora aspettiamo l’esito”.

“Per adesso andiamo avanti come possiamo ma non nego di essere preoccupato per i numeri: carte alla mano abbiamo avuto un calo netto di -50% sugli utenti della palestra e molti che si sono iscritti hanno, anche giustamente, usato il voucher rimborso. Se l’anno prossimo i numeri scenderanno ancora penso che andare avanti sarà molto complicato. Stiamo aspettando le novità per le riaperture adesso: all’apertura di 5 marzo io ci credo. Ci chiederanno una serie di misure di sicurezza che però avevamo già in atto. Ci eravamo attrezzati e saremo pronti a tornare, in sicurezza ovviamente”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.