Sociale

A Vimercate una pietra d’inciampo per Vincenzo Vergani, deportato e ucciso a 21 anni dai nazisti

Segnalata al Comune la storia poco nota nel giovane vimercatese morto nel campo di lavoro di Dora-Mittelbau il 18 febbraio 1944.

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A Vimercate sarà collocata una seconda pietra d’inciampo, una speciale targa in memoria del suo concittadino Vincenzo Vergani, deportato e morto a 21 anni in un campo di concentramento nazista il 18 febbraio 1944. Dopo la pietra d’inciampo dedicata a Fausta Finzi, vimercatese scomparsa nel 2013 ed ex deportata a Ravensbruck, collocata in occasione della Giornata della Memoria del 2016 sul marciapiede davanti alla sua casa in via Monte Grappa, l’Amministrazione comunale ha ora approvato l’adesione al Comitato di scopo per le pietre d’inciampo della Provincia di Monza e Brianza che, dopo una ricerca storica, ha segnalato un altro cittadino vimercatese, Vincenzo Vergani, tra i deportati durante la Seconda guerra mondiale.

Le pietre d’inciampo sono una forma di testimonianza per le vittime delle deportazioni naziste avviata negli anni ’90 dall’artista tedesco Gunter Demnig, quando iniziò a depositare lungo le strade delle città europee dei sampietrini con scritto sopra il nome di cittadini che lì vissero e che furono deportati nei vari campi di concentramento e di sterminio attivi durante la guerra. In Italia si è iniziato a collocare le pietre d’inciampo dal 2010.

Dopo la pietra con la targa in ottone per Fausta Finzi posizionata nel 2016, Vimercate ricorderà allo stesso modo un altro suo concittadino vittima di deportazione con una storia finora rimasta poco nota: Vincenzo Vergani, nato a Vimercate il 21 dicembre 1922, risulta essere stato tra i 1.435 italiani che furono internati a Dora-Mittelbau, un sottocampo di Buchenwald attivato dai tedeschi nell’agosto del 1943 per fabbricare armi segrete e considerato tra i peggiori campi di lavoro nazisti dove i prigionieri erano trattati come schiavi. Vincenzo Vergani, con la matricola 0668, risulta negli elenchi dei militari italiani imprigionati e morti a Dora-Mittelbau, quindi l’8 settembre è stato un soldato che decise di schierarsi contro i fascisti e l’occupazione tedesca: fu arrestato il 18 settembre 1943 e risulta essere stato ucciso 18 febbraio 1944.

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