Nanni Valentini, termina l’occupazione. Gli studenti: “Nessun gesto irresponsabile”

L'occupazione del Nanni Valentini è terminata con un presidio davanti ai cancelli del liceo.

cartello occupazione nanni valentini monza

Se voi l’avete dimenticata, ce ne occupiamo noi“. Hanno protestato con queste parole alcuni studenti del liceo artistico Nanni Valentini di Monza, che ieri mattina hanno chiuso con un piccolo presidio davanti ai cancelli della scuola l’occupazione iniziata nel tardo pomeriggio di lunedì 25 gennaio.

Alla berlina c’è la Scuola con la S maiuscola, quella vittima della DAD, dei tagli per il diritto allo studio, delle attività ridotte al minimo nel periodo della pandemia. E poi c’è il caso specifico, la struttura che ospita il liceo monzese in via Boccaccio nel complesso monumentale della Villa Reale, un luogo “in condizioni disastrose”, a detta dei manifestanti, pericoloso sia per gli studenti sia per tutto il personale scolastico“.

Nanni Valentini: dall’occupazione al presidio

L’occupazione del liceo monzese si è svolta nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 gennaio, quando un gruppo di circa 15 studenti ha deciso di “riprendersi la scuola”.

“Siamo arrivati alle 17 di lunedì e alle 7 del giorno dopo eravamo fuori dalle aule, in modo da poter far entrare in sicurezza i nostri compagni già alla prima ora – commenta uno dei manifestanti. – Poi siamo tornati alle ore 8.15, per il nostro presidio fuori dal cancelli scolastici e siamo rimasti fino alle 10.15. Le lezioni si sono svolte senza intoppi e abbiamo fatto tutto nella massima sicurezza, mantenendo le distanze. E’ stato così anche lunedì notte, durante l’occupazione vera e propria: non è stata una protesta violenta, non volevamo distruggere la scuola o cose simili. Abbiamo solo voluto mandare un segnale. Lo hanno capito anche le forze dell’ordine, che sono venute e sono state molto rispettose nei nostri confronti. Ieri mattina alcuni professori si sono anche confrontati con noi, dicendoci che cosa a loro parere stavamo sbagliando o dandoci consigli costruttivi”.

“Laboratori garantiti per il bene dei ragazzi”

Una manifestazione quella degli ultimi giorni da cui l’istituto prende le distanze. “A mio parere i ragazzi hanno fatto confusione – commenta il referente per l’orientamento del liceo, il Prof. Francesco Canavacciuolo. – Prima è una protesta contro la DAD e i trasporti locali, poi si parla dello stato del plesso. Se i pullman sono pieni di gente, ovviamente, non è colpa del liceo Nanni Valentini. Forse hanno indirizzato la protesta nel luogo sbagliato”.

“Sull’occupazione – prosegue – si può dire che era un’azione singola, con 14 alunni, un numero esiguo rispetto ai nostri studenti, che sono circa 1200. Prendiamo inoltre le distanze sul tema della mancata sicurezza: non è vero, ci sono tutte le condizioni di sicurezza, anche sul fronte Covid. E sulla DAD non sono state dette tutte le verità: il Nanni Valentini è una delle poche scuole che ha garantito, appena si è potuto, lo svolgimento dei laboratori in presenza. C’era questa possibilità e i docenti hanno deciso di attuarla, anche facendo cambi di orari continui. Sappiamo che erano importanti per loro e non abbiamo fatto mancare agli studenti questa opportunità. La scuola è un bene pubblico che prima di formare deve educare: ci sono modi e modi di confrontarsi“.

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