Monza ad oggi ha 100 telecamere destinate alla videosorveglianza ma quante sono quelle effettivamente funzionanti? Secondo la testimonianza del consigliere di Civicamente, Paolo Piffer, solamente 50.
“Durante la commissione Affari Generali di ieri sera (giovedì 14 gennaio ndr), mentre stavamo discutendo del nuovo regolamento che normerà la videosorveglianza in città, abbiamo appreso una notizia sconcertante: il 50% delle telecamere sono rotte”.
Il sistema di videosorveglianza è stato istituito per gestire con più efficacia furti, rapine, incidenti stradali, discariche abusive e gli atti vandalici: “I dispositivi non funzionano e ora si spiegano molte cose” ha aggiunto Piffer. “Comunque volevo tranquillizzare i cittadini dicendo che, quelle della Ztl per le multe funzionano perfettamente”.
Sulla questione l’assessore alla Sicurezza, Federico Arena, ha fornito alcune precisazioni: “Quello della videosorvaglianza è un problema storico, legato principalmente all’infrastruttura. In realtà, se da un lato è vero che ci sono alcune telecamere che non funzionano, dall’altro il motivo reale è che tutti questi interventi, molto costosi, sono previsti sul bando dell’illuminazione pubblica, che comprende una linea tutta nostra per la videosorveglianza e un aggiornamento dell’intero parco telecamere. Il problema nasce dai vari ricorsi che hanno lasciato il bando in sospeso da parecchio tempo. Bisogna dunque precisare che sarà un’operazione da parte del privato e non della pubblica amministrazione”.
L’assessore ha poi aggiunto che sono stati stanziati 75 mila euro e che da quest’anno si andranno a sostituire parte della centrale operativa, comprese alcune componenti legate al software e alcune telecamere. In programma anche alcuni primi provvedimenti sull’infrastrutture.
“Sul fronte sicurezza, comunque, abbiamo adottato importanti provvedimenti quali, ad esempio, dotare di bodycam gli agenti e acquistare delle micro camere utile al contrasto delle discariche abusive e altri fenomeni”.
