Politica

Appendino condannata, Allevi: “I sindaci non possono essere gli unici capri espiatori”

Il borgomastro monzese ha espresso la sua massima solidarietà "in attesa che si faccia chiarezza al più presto su ruoli e competenze istituzionali".

dario allevi sindaco monza covid mb 01

I sindaci non possono essere gli unici capri espiatori” queste le parole del primo cittadino monzese, Dario Allevi, in merito al “caso” Chiara Appendino.
La collega, amministratrice di Torino, è stata condannata ieri, con rito abbreviato, per i fatti di piazza San Carlo a un anno e sei mesi, con sospensione condizionale della pena. Condannati a 18 mesi anche tutti gli altri imputati. Le accuse erano di lesioni, disastro e omicidio colposi. Nella centralissima piazza il 3 giugno 2017 tre persone rimasero uccise e 1.500 ferite nella calca che si scatenò durante la proiezione della finale di Champions.
Resto convinto che essere Sindaco della propria città sia l’esperienza più bella del mondo: un onore, un privilegio e insieme una grande responsabilità. Ma la condanna inflitta ieri alla collega di Torino è davvero una brutta pagina per chi si occupa di amministrare il bene comune: non possiamo essere sempre gli unici in prima linea, gli unici a pagare, gli unici capri espiatori su cui scaricare tutte le colpe, comprese quelle gravissime legate in questo caso ai tragici fatti di Piazza San Carlo” ha commentato Dario Allevi.
Il borgomastro monzese ha espresso la sua massima solidarietà “in attesa che si faccia chiarezza al più presto su ruoli e competenze istituzionali”.
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