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Monza, nostalgia canaglia: l’insegna Burghy è una trovata pubblicitaria

Un nuovo grande ritorno? Niente affatto: in realtà si tratta di una trovata pubblicitaria della catena Burgez, azienda solita a stupire per le sue trovate di marketing.

vetrina burgy monza

Vedere in Corso Milano la scritta “Burghy” ha fatto vibrare di nostalgia il cuore di molti monzesi. Tre vetrine, proprio di fianco al fast food McDonald’s, che hanno riacceso infiniti ricordi di spensieratezza in pieno stile anni ’80. Un nuovo grande ritorno? Niente affatto: in realtà si tratta di una trovata pubblicitaria della catena Burgez, azienda solita a stupire per le sue trovate di marketing.

E così, dopo le t-shirt “L’hamburger più schifoso del mondo è quello di Burgez” e “Boicottiamo Burgez”, ecco il manifesto “Monza stiamo arrivando. Marzo. Corso Milano 11. Di fianco a McDonald’s“.

La catena di hamburger ha deciso ancora una volta si spiazzare tutti facendo scuola con un marketing irriverente ad opera del fondatore Simone Ciaruffoli. Lo stesso Ciaruffoli che in un libro, “Il vangelo secondo Burgez”, racconta tutti i segreti, le vicissitudini e l’incredibile storia che stanno dietro alla nascita di uno dei brand più discussi e di successo degli ultimi anni.

Burghy venne acquisita nel 1996 da McDonald’s segnando così l’avvio in Italia del colosso americano. Che si tratti di un gentil omaggio al “vicino di vetrine”?.

La trovata pubblicitaria di Ciaruffoli sta di fatto ha colpito anche questa volta: centinaia infatti i commenti ricevuti sui sociale da parte di monzesi entusiasti.

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