Politica

Inquinamento e smog in Brianza nel mirino della politica: “Fermare il traffico? Sì, ma non basta”

Politica e ambiente: proposte e idee dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle.

Monza, inquinamento alle stelle un pericolo per la salute nell'immediato e a lungo termine

Partiti diversi, stessa convinzione: inquinamento e smog sono e continuano ad essere in Brianza un problema serio a cui la politica deve dare soluzioni. A dirlo alcuni esponenti politici espressione del territorio: da una parte Gianmarco Corbetta e Davide Tripiedi, parlamentari del Movimento 5 Stelle, dall’altra Andrea Monti, consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Territorio e Infrastrutture al Pirellone.

Stimolo delle riflessioni dei politici, le nuove misure temporanee di primo livello che riguardando i Comuni lombardi superiori al 30 mila abitanti, attivate a partire da oggi a seguito del superamento dei livelli di smog per quattro giorni consecutivi. E quindi, stop alla circolazione degli Euro 4 diesel, comprese quelle con filtro particolato, dalle 8.30 alle 18.30. Una soluzione? Non per Monti, che chiede un cambio di strategia.

Monti: “Agire sulla sostituzione delle caldaie”

Fermare il traffico? Sì, ma non basta. “A mio avviso – spiega Monti – si sta sbagliando strategia, sia in Italia che nel mondo: se invece di farci cambiare le auto con le vetture elettriche, che tra l’altro distruggeranno in prospettiva un settore che era decisivo per la nostra economia, ci concentrassimo a far sostituire le caldaie a tutti i cittadini, eliminando il riscaldamento da fossile, sarebbe una strada meno complicata, meno sanguinosa per il futuro del settore economico e non perseguiteremmo incolpevoli possessori di automobili comunque moderne”.

M5S: “Inquinamento? Per noi una pandemia silenziosa”

“Guardando i dettagli provinciali forniti dall’Agenzia Europea per l’Ambiente sul PM 2.5, si evince che quasi la metà dei decessi in Italia legati agli inquinanti atmosferici avviene nel bacino padano: questa che potremmo definire quasi una pandemia silenziosa va combattuta con celerità e strumenti adeguati, alla stregua di quella drammatica da coronavirus” dichiarano i parlamentari pentastellati. – Per la provincia di Monza e della Brianza parliamo di 1061 decessi l’anno secondo i dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente che stima 122,28 morti causati da PM 2,5 ogni 100.000 abitanti”.
“Il Movimento 5 stelle e il ministro Costa – proseguono Corbetta e Tripiedi –  hanno già messo in campo strumenti e risorse importanti, e non a caso il Recovery Plan tra poco all’esame delle Camere pone un’attenzione particolare alla lotta all’inquinamento atmosferico. Durante il confronto parlamentare faremo di tutto per potenziare e accelerare quelle misure e quei progetti territoriali utili a ridurre la pressione dell’inquinamento atmosferico, a far respirare le città e a tutelare la salute dei cittadini” concludono.
Dati alla mano, l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha confermato la Pianura padana come una delle aree più inquinate dell’Unione Europea e del pianeta. L’AEA ha stimato per il 2018 59.500 decessi in Italia legati agli inquinanti atmosferici collegati al Pm2,5, di cui circa 24 mila nel bacino padano. A questi morti si aggiungono 21.600 da ossidi di azoto, 3.000 da ozono. Questo livello di mortalità, cui si aggiunge la cosiddetta morbilità (ospedalizzazioni e malattie varie) è peggiore rispetto ad altri Paesi confinanti come Francia, Spagna e Germania, in particolare in proporzione alla popolazione e ai decessi totali.
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