Salute

Nasce l’Asst Brianza e il Dipartimento di Salute Mentale si allarga: ecco le nuove sfide

Il Covid ha contribuito ad aumentare l'incidenza dei disturbi mentali.

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L’attività del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST della Brianza è notevolissima: con uno spettro del disagio psichico decisamente esteso e lo sarà ancor di più. E poi c’è il Covid: “questo periodo di esposizione pandemica – spiega Antonio Amatulli, Direttore del Dipartimento – ha ulteriormente sottolineato come il disagio emotivo, psicologico e psichico può intervenire pesantemente, sia a livello individuale (con malessere soggettivo e calo delle performances), sia a livello collettivo, con enormi problematiche a livello lavorativo, relazionale e sociale. L’incidenza dei disturbi mentali è così significativa che la depressione è attesa, nel 2030, in vetta alla classifica delle malattie più diffuse al mondo e prima causa, per perdita di giorni lavorativi per disabilità”.

La sfida e l’impegno si moltiplicheranno con la nascita di ASST Brianza, il primo gennaio scorso, e l’integrazione, con l’ex ASST di Vimercate, dell’Ospedale di Desio e di tutta l’area del suo ambito territoriale. Oggi afferiscono alla nuova ASST 750.000 abitanti: all’ex azienda socio sanitaria di Vimercate ne afferivano poco oltre 550.000.

La rete delle strutture organizzate dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze è davvero capillare, a partire dai Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura degli ospedali di Desio e Vimercate, due reparti con una dotazione complessiva di 37 posti letto. Ad essi si aggiungono 7 centri psicosociali, 5 centri diurni e poi diverse strutture riabilitative, comunità residenziali, servizi di neuropsichiatria infantile (con 9 sedi). E ancora, i NOA (che si occupano di alcologia e nuove dipendenze, come il gioco d’azzardo, ad esempio) e i SerT, impegnati sul terreno delle dipendenze da sostanze. Una dimensione ragguardevole che fa il paio con i volumi di attività: oltre 100.000 prestazioni ambulatoriali e 70.000 prestazioni neuropsichiatriche all’anno: numeri, per certi versi, impressionanti.

Intanto, vale la pena ricordare i presidi che insistono nell’ambito di Desio: il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura presso l’Ospedale; il Centro Psicosociale di Cesano Maderno; il Centro Diurno e la Comunità Riabilitativa Psichiatrica, sempre a Cesano Maderno; le Comunità Protette di Limbiate. In più, la Residenzialità Leggera di Desio: un appartamento di abitazione civile concesso dal comune, tempo fa, dove, grazie alla collaborazione con ASVAP (l’associazione di familiari e volontari, attiva nel campo del disagio psichico) possono vivere fino a 4 utenti della psichiatria che abbiano raggiunto o mantenuto le capacità per una vita in civile abitazione, in buona autonomia.

Per la Neuropsichiatria infantile ci sono, poi, i Poli territoriali di Desio, Cesano Maderno, Bovisio, Varedo.

“Sono già in atto – ricorda Amatulli – incontri con il personale che vi lavora, si valutano le situazioni, si registrano criticità e opportunità e si condividono idee e progetti”.

Guido Grignaffini

“Avviato anche il confronto con l’Ambito Territoriale dei Desio e in particolare con i diversi attori impegnati nelle politiche sociali per stabilire , sin da subito – aggiunge Guido Grignaffini, Direttore Socio Sanitario di ASST Brianza – una forte collaborazione su alcune tematiche molto attuali, che richiedono risposte immediate: interventi di prevenzione nelle scuole per intercettare, precocemente, situazioni di disagio e fragilità; gestione congiunta di interventi integrati nelle situazioni di disagio di minori con famiglie multiproblematiche; valutazione multidimensionale , in comune, per una lettura integrata dei bisogni e l’attivazione dei servizi”.

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