Politica

Concorezzo, le sorti della Caserma dei Carabinieri arrivano alla Camera

Ad impegnarsi in prima persona per mantenere i Carabinieri in città, il deputato Massimiliano Capitanio, che ha presentato alla Camera un'interrogazione urgente al ministro Lamorgese. 

massimiliano capitanio alla camera facebook

Arriva sul tavolo del Ministero dell’Interno la vicenda della Caserma dei Carabinieri di Concorezzo. L’obiettivo è salvare il presidio di sicurezza sul territorio concorezzese, ora che l’immobile che ospita la Caserma è tra gli stabili di un’asta immobiliare. Ad impegnarsi in prima persona per mantenere i Carabinieri in città, il deputato Massimiliano Capitanio (Lega), che ha presentato alla Camera un’interrogazione urgente al ministro Lamorgese.

“Il Comune di Concorezzo sta facendo di tutto per mantenere un fondamentale presidio di sicurezza sul territorio – spiega Capitanio – ma serve un impegno formale e concreto del Ministero dell’Interno perché i nostri carabinieri rimangano in città, e soprattutto nella loro caserma. Per questo ho presentato un’interrogazione urgente al ministro Lamorgese e sto tenendo contatti quasi quotidiani con il Prefetto di Monza, Patrizia Palmisani, e con gli uffici del Viminale che gestiscono gli accasermamenti. L’impegno non indifferente dell’Amministrazione comunale nel volere acquistare l’immobile di via De Amicis va sostenuto in tutti i modi”.

L’asta immobiliare, che si terrà il prossimo 21 gennaio, arriva a seguito della procedura fallimentare che ha interessato la società proprietaria degli immobili. Riguarderà la caserma dei carabinieri di Concorezzo e altri stabili in provincia di Milano e Varese. L’interrogazione è stata firmata anche dai deputati brianzoli Paolo Grimoldi e Andrea Crippa, dagli onorevoli milanesi Fabio Boniardi, Fabrizio Cecchetti, Jari Colla e Luca Toccalini e dal collega di Varese, Matteo Bianchi.

Il testo dell’interrogazione

“Al Ministro dell’interno – Per sapere – premesso che:
Nei Comuni di Concorezzo (MB), Cassina De’ Pecchi, Cusano Milanino e San Giuliano Milanese, in provincia di Milano e nel Comune di Azzate, in provincia di Varese, il giorno 21 gennaio andranno all’asta le caserme dei Carabinieri a seguito della procedura fallimentare che ha interessato la società proprietaria degli immobili, la Edilteco di Cusano Milanino (MI),
l’asta fallimentare ora è in capo al Tribunale di Monza, nello specifico alla III Sezione civile;
attualmente i Comuni sono alla ricerca di una soluzione, anche attraverso un confronto diretto tra i sindaci e le Prefetture, per evitare di privare il territorio dell’indispensabile presidio di sicurezza;
qualora fossero i Comuni a partecipare all’asta, facendosi carico dell’onere del mutuo, servirebbe loro la garanzia della permanenza dell’Arma nel territorio;
il Comune di Concorezzo, ad esempio, sta valutando l’accensione di un mutuo tramite Cassa Depositi e Prestiti, ma i revisori dei conti, per dare il via libera all’operazione, richiedono un impegno formale al ministero dell’Interno in merito alla volontà di onorare il seguito un contratto di affitto almeno decennale;
Come intenda intervenire, a livello centrale, per supportare i Comuni sopraelencati”.

 

In apertura, uno scatto di Capitanio in aula (Facebook, 3 settembre 2020).

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