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Bernareggio, il caso degli sfollati di via Dante in Parlamento. Capitanio: “Vanno risarciti come i terremotati”

Il deputato della Lega presenterà un emendamento per far rientrare nei ristori di Stato le 12 famiglie rimaste senza casa dal 2016

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Torna in Parlamento la questione degli sfollati di via Dante, le 12 famiglie del condominio Le Vele di Bernareggio che dal 14 giugno 2016 hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni diventate inagibili per il collasso della strada, erosa a causa di una vecchia tubatura delle fognatura. Da allora sono aperti numerosi contenziosi, tra cui quello sui risarcimenti che coinvolge il Comune di Bernareggio e la società pubblica dei servizi idrici Brianzacque srl e per cui, dopo un incontro tra tutte le parti in causa svolto lo scorso 16 ottobre, si sta procedendo secondo un percorso condiviso per tentare di raggiungere un accordo extragiudiziale.

Massimiliano Capitanio

Ma intanto sono passati oltre 4 anni e mezzo dall’incidente e le 12 famiglie restano sfollate per questioni di cui non hanno alcuna colpa. Come “i terremotati o gli alluvionati”, è il paragone che usa il deputato brianzolo della Lega Massimiliano Capitanio che nell’estate del 2019 aveva presentato alla Camera una prima interrogazione sulla vicenda delle 12 famiglie di via Dante. Giovedì 28 gennaio Capitanio ha annunciato che, dopo non aver avuto risposta dal governo alla sua prima interrogazione, è pronto a riportare la questione di Bernareggio in Parlamento, stavolta presentando un emendamento al decreto Milleproroghe che sarà discusso nei prossimi giorni a Montecitorio.

“Si tratta di un tecnicismo per prorogare il pagamento delle rate del mutuo allo scopo di arrivare successivamente alla sospensione – spiega Capitanio – A differenza degli aiuti dati ai cittadini terremotati o alluvionati, queste 12 famiglie sono state dimenticate dallo Stato. Come si è pensato a terremotati ed alluvionati nei decreti ristori, allo stesso tempo si sarebbe dovuto pensare a chi da 4 anni è senza casa”. Rispetto invece al tavolo locale aperto sulla vicenda, l’invito di Capitanio, è che “il Comune e Brianzacque si mettano nei panni di questi sfollati e si accordino quanto prima per il giusto risarcimento. Non si approfitti dell’atteggiamento rispettoso ed educato dimostrato fino ad oggi dalle famiglie rimaste senza casa”.

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