Ambiente

Funzionano i microchip nei bidoni della spazzatura: a Vimercate la differenziata vola oltre l’80%

Pubblicati i dati del 2019, il primo anno con i bidoncini per la tariffa puntuale: migliora la differenziata, cala la produzione

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Fanno effetto i bidoncini col microchip e per la prima volta la raccolta differenziata in città va oltre la soglia dell’80%. Inoltre diminuisce anche la quantità di rifiuti prodotti a conferma che Vimercate sembra aver preso la strada giusta per ridurre il proprio impatto ambientale. E’ l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ad aver pubblicato i dati aggiornati al 2019 relativi alla produzione e gestione dei rifiuti urbani delle città italiane, valori che per quanto riguarda Vimercate sono in miglioramento e che sono stati rilanciati anche dall’Amministrazione comunale.

Per la prima volta anche Vimercate passa la soglia dell’80% di rifiuti differenziati, raggiungendo a fine 2019 l’81,4%. E si tratta dal primo incremento sensibile dalla raccolta differenziata dal 2016, quello che in città è stato l’anno della vera svolta nella gestione dei rifiuti con l’introduzione del sistema dell’ecuosacco di Cem Ambiente. Allora ci fu un’impennata della differenziata dal 60,6% del 2015 al 78,5% del 2016, ma poi l’effetto del sacco rosso si è subito stabilizzato con aumenti negli anni successivi di pochi decimali. L’incremento del 2019, dal 79,8% all’81,4%, è il migliore dal 2016 e non sembra un caso che arrivi nell’anno in cui è iniziata a Vimercate una nuova svolta nella gestione dei rifiuti, da quando ad aprile dell’anno scorso è partito il nuovo appalto di Cem Ambiente che durerà fino al 2025.

E’ quindi stata avviata la sperimentazione dei contenitori personalizzati con microchip per l’indifferenziata, il sistema che ha l’obiettivo di introdurre la nuova tariffazione puntuale dei rifiuti che porterà a calcolare il costo della Tari di ogni cittadino sulla base del principio “più rifiuti produco più pago”. Infatti, l’altro dato che emerge dalle tabelle dell’Ispra è un calo dei rifiuti urbani sia per quantità generale sia per produzione pro capite. A Vimercate nel 2019 si è arrivati a produrre 12.929 tonnellate di rifiuti, è una montagna di spazzatura ma un po’ più piccola rispetto a quella dell’anno prima di oltre 13mila tonnellate. Allo stesso tempo i vimercatesi hanno ridotto i propri sacchi dell’immondizia fino a una produzione pro capite annua di 492 chili di spazzatura, in diminuzione rispetto ai 5 quintali a testa del 2018.

La pandemia di quest’anno ha stravolto i piani che prevedevano di introdurre la tariffa puntuale già nel 2020, quindi gli effetti più significativi del nuovo sistema di gestione dei rifiuti urbani probabilmente si potranno vedere solo più avanti, ma i primi dati del 2019 danno indicazioni positive. Una tendenza sottolineata anche dall’Amministrazione comunale: “Negli ultimi anni a Vimercate abbiamo registrato un continuo miglioramento, culminato nel 2019 nel superamento della soglia dell’80% – si legge sul sito del Comune -. L’Amministrazione si complimenta con tutti i cittadini e invita a proseguire su questa strada verso l’obiettivo “rifiuti zero””.

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