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Vimercate dice basta al casello di Agrate: “Il presidente Fontana mantenga la promessa e lo elimini”

Votata all'unanimità la richiesta alla Regione contro barriera che doveva essere tolta nel 1985 e prende 32 milioni di pedaggi all'anno

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Via il casello di Agrate Brianza sulla Tangenziale Est. E a dire basta per l’ennesima volta al balzello che da decenni la società Serravalle fa pagare alla Brianza Est è stavolta il municipio di Vimercate, con il suo Consiglio comunale che all’unanimità ha dato mandato al sindaco di andare a battere i pugni sul tavolo del presidente della Regione Attilio Fontana per eliminare quella che ormai è considerata una vera e propria ingiustizia per il territorio vimercatese.

E la scelta di chiamare in causa direttamente il vertice del Pirellone non dipende solo dal fatto che la Regione Lombardia detiene, con l’82,4% delle quote azionarie, il controllo di Milano Serravalle Tangenziali spa e quindi ha potere di richiedere la rimozione della barriera sulla A51, ma anche perché lo stesso Fontana ha lasciato un conto in sospeso al casello d’Agrate. “Durante la campagna elettorale il presidente Fontana aveva partecipato a un presidio davanti al cesello promettendo ai cittadini la sua completa eliminazione” si legge nel documento presentato lunedì sera, 30 novembre, dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle e poi approvato assieme a tutti i consiglieri vimercatesi di centrodestra e centrosinistra.

Il Consiglio comunale di Vimercate quindi vuole ricordare al presidente della Lombardia l’impegno preso per rimuovere un casello che, è stato ribadito durante il dibattito dell’aula, è attivo già da troppo tempo, da quando è stato aperto nel 1975 con la previsione di durare 10 anni, ovvero il tempo stimato per ripagare il costo del prolungamento della tangenziale verso nord, fino oltre Vimercate. Dopo il 1985 però nessuno ha fatto nulla, anzi il pedaggio alla barriera di Agrate è stato progressivamente adeguato negli anni fino all’ultimo ritocco del gennaio 2018 che ha rincarato la tariffa da 1,70 euro a 2 euro.

Abbastanza per innescare la protesta da parte del territorio, con tutti i sindaci del vimercatese e dell’area del meratese che manifestarono in tangenziale davanti al casello e a loro si unì l’allora candidato alla presidenza Fontana. Alla barriera di Agrate si contano mediamente 23 milioni di transiti l’anno che fanno incassare a Serravalle circa 32 milioni di euro l’anno, un bottino pagato dai brianzoli non solo in termini economici ma anche ambientali e di qualità della vita a causa dell’aumento di traffico, inquinamento e ingorghi sulla strade della viabilità ordinaria che permettono di saltare il casello.

Il documento “Rimozione del casello autostradale di Agrate Brianza” approvato all’unanimità dal consiglio di Vimercate sarà proposto e votato in queste settimane anche in altri Comuni brianzoli con l’obiettivo di fare più pressione sulla Regione perché, dopo tanti anni di polemiche e buone intenzioni, si arrivi alla soluzione. “E’ un compito arduo ma dobbiamo continuare a portare avanti le giuste istanze del territorio – ha detto il sindaco Francesco Sartini in aula lunedì sera -. Per il casello siamo di fronte a una situazione che si ripete da diversi anni, non dipende da una sola persona, ma da un sistema che ritiene di non dover rispettare certe promesse. Invece ritengo che si debba insistere: la nostra azione non si fermerà a una trasmissione della mozione alla Regione, ma come è capitato nel 2018, l’attenzione del territorio resterà molto alta”.

Foto d’archivio, scattate prima della pandemia.

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