Politica

Seveso, proteste sul servizio mensa per scuole e anziani: le risposte degli assessori

L'interrogazione, provieniente dall'opposizione di area Pd, chiedeva conto delle proteste per la scarsa qualità e quantità del cibo della mensa e del servizio di pasti a domicilio, coincidente con il cambio di gestione. Cappelletti: "Non sono soddisfatta delle risposte dell'assessore Varenna".

bambinni a mensa freeweb

Il consiglio comunale del 26 novembre scorso, a Seveso, si è aperto con un’interrogazione firmata da Paolo Butti, Ersilia Cappelletti e Anita Argiuolo (Pd) in merito alla situazione del servizio mensa, la cui gestione è passata da Sodexo a Doussmann Service da poco meno di sei mesi. È da allora che, denuncia l’opposizione di area Pd, “vengono indirizzate al Comune molte lettere di protesta, da parte di genitori di alunni frequentanti le mense delle scuole cittadine e di parenti di anziani a cui vengono consegnati i pasti a domicilio, in cui si contesta la quantità e la qualità del servizio“.

Luca Varenna, da qualche mese assessore con delega alla Scuola, ha risposto rassicurando i consiglieri sulla fitta comunicazione tenuta con la ditta affidataria sin dalla presa in carico del servizio mensa, sottolineando come ogni segnalazione o critica sia stata riportata, ma anche come la nuova situazione dettata dal Covid-19 abbia portato delle indubbie difficoltà logistiche nella nuova situazione, almeno per le scuole. Gli studenti sevesini infatti mangiano per lo più seduti ai propri banchi, non con una lunch box ma con un primo e un secondo che vengono serviti in due giri: una modalità che può portare il cibo a raffreddarsi più rapidamente. Non è così, però, per tutte le classi: per questioni di spazio alcuni pranzano in refettorio (come le classi IV della Collodi, che usufruiscono della mensa della secondaria Leonardo Da Vinci facendo dei turni con la sezione E di quella scuola). Senza contare le continue oscillazioni nel numero di pasti da preparare, causate dall’avvicendarsi delle classi in quarantena, che a dire di Varenna causerebbero un disagio nella preparazione per la ditta appaltatrice. Nonostante i numerosi sopralluoghi fatti, inoltre, l’assessore assicura che, con l’unica eccezione di un episodio, non sono mai emerse pecche nell’esecuzione del servizio, dal rispetto del protocollo anti-Covid alla qualità degli ingredienti utilizzati: e in quell’unica occasione dove questo non si è verificato, alla Doussmann è stata comminata una multa di 500 €.

Anche l’assessore Ingrid Pontiggia, con delega alle Politiche sociali, tende a minimizzare per quel che riguarda la situazione dei pasti consegnati a casa agli anziani: è vero che negli ultimi mesi ci sono state 5 disdette per la richiesta del servizio a domicilio, ma 2 sono dovute allo spostamento delle persone in Rsa, e in un caso, dopo qualche tempo, ne è stata chiesta nuovamente l’attivazione. In chiusura, Varenna ha assicurato che con la riorganizzazione dello staff di cucina, in atto in questo periodo, Doussmann si propone di ottenere risposte più soddisfacenti. “Cerchiamo di fare il possibile – ha concluso -: la qualità deve essere la cosa principale, ma dobbiamo comprendere che svolgere il servizio in classe non è come farlo nei refettori”.

“Non sono soddisfatta delle risposte addotte dall’assessore Varenna – ha affermato però Cappelletti una volta concluso il consiglio -. L’interrogazione chiede delucidazioni e successive modalità d’intervento sulle criticità riscontrate nel servizio di ristorazione scolastica e di somministrazione e consegna dei pasti a domicilio per le persone anziane o in difficoltà a provvedere in prima persona. Il subentro di Doussmann Service a Sodexo Italia ha presentato da subito qualche problema: i primi riscontri negativi ci sono già a fine giugno con le segnalazioni inviate all’ufficio Servizi sociali a nome di utenti della fornitura di pasti a domicilio. A metà settembre, con la ripresa della ristorazione scolastica, sono arrivate decine di segnalazioni scritte da genitori, oltre a quelle di dirigenti scolastici e referenti mensa, che lamentano la scarsa qualità del servizio o poca attenzione alle procedure. All’interrogazione gli assessori hanno risposto motivando in parte il disservizio con le difficoltà conseguenti alla pandemia: non condivido questa visione perché dai riscontri pervenuti, oltre alle quantità, che con le presenze altalenanti possono anche variare, è sulla scarsa qualità lamentata che bisogna porre attenzione. Evidentemente l’amministrazione ha contezza dei problemi sollevati se in agosto il segretario dottor Zammarano ha inviato un’ammonizione alla società a cui è seguita a metà novembre una determinazione che ha comminato a Doussmann una sanzione pecuniaria. Occorre, anche in previsione della ripresa degli accessi a scuola di altre classi, che con gli strumenti previsti dal contratto oltre che con un’interlocuzione frequente e autorevole si rimetta in discussione il rapporto con Doussmann Service nell’interesse dell’utenza debole, bambini e anziani. Sulla scorta dell’esperienza di questo periodo attendiamo anche, in tempi brevi, il nuovo regolamento della commissione mense scolastiche in elaborazione dal marzo scorso, in cui ci si auspica di ritrovare il ruolo del rappresentante dei genitori”.

In apertura, foto di repertorio

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